L’incapacità di questa amministrazione di programmare le scadenze, di elaborare, condividere e comunicare strategie e scelte causa anche per questa fine dell’anno il solito ingorgo istituzionale. Negli ultimi venti giorni di dicembre sono state fissate infatti ben tre sessioni di consiglio comunale a dicembre: l’11 e 12 dicembre, il 17, il 18 e il 19 dicembre, il 23 dicembre e il 30 dicembre. Il che non sarebbe un grosso problema se non fosse che, a parte la questione del nuovo stadio, sul resto delle importanti delibere che devono essere approvate prima del 31 dicembre non c’è nulla di pronto. Questa incapacità ci costringe quindi a lavorare in tempi stretti e senza avere la possibilità di approfondire gli argomenti.
Parliamo ad esempio del Piano di razionalizzazione delle 106 società partecipate dal Comune di Verona, il numero più alto in Italia secondo solo a Roma Capitale. Con l’unica eccezione della vendita delle quote dell’Autostrada A4, l’amministrazione Sboarina si presenta in aula nelle stesse identiche condizioni della fine del 2018 senza aver messo ordine a questa selva di poltronifici che spesso sono rifugio per politici in cattive acque.
Lo stesso dicasi per il piano di trasparenza e anti-corruzione: anche qui niente di pronto o di nuovo.
Prima del 31 dicembre, inoltre, occorre revocare il project financing su Amia e, contestualmente, l’amministrazione dovrebbe dare indicazioni sulla via alternativa da seguire: ritorno di Amia in house come chiedeva la mozione di Paci e Bonato, condivisa dal Consiglio? Gara a doppio oggetto? Gara secca? Anche qui buio pesto, eppure in ballo ci sono centinaia di posti di lavoro…
L’unico stimolo a cui sembra reagire questa smorta amministrazione è il project financing del nuovo stadio, il cui piano economico finanziario, secondo i dirigenti comunali, è ancora soltanto abbozzato, come del resto è solo abbozzato anche il piano della viabilità. Altro particolare non trascurabile: a differenza delle promesse dei mesi scorsi, sul nuovo Stadio il Sindaco non ha fatto alcuna assemblea pubblica con i cittadini.