FUSIONE AGSM-AIM: DOV’E’ L’ACCORDO?

Non c’è accordo sulle quote di proprietà; non c’è accordo sulla sede legale e sulla sede operativa; non c’è accordo sulla composizione del consiglio di amministrazione: ma che cosa si sono incontrati a fare Sboarina e Rucco? 
Come avevamo annunciato qualche giorno fa, la firma della famigerata dichiarazione d’intenti si è infine risolta nell’ennesima passerella mediatica che non ha chiarito nessuno dei punti critici che continuano a frenare il progetto di fusione tra Agsm e Aim. 
E’ anche facile immaginare che l’amministrazione Sboarina arriverà tra qualche mese a tagliare il traguardo del secondo anno di amministrazione senza aver fatto nessun passo in avanti in concreto verso la fusione. 
Altrettanto facile invece immaginare che nel frattempo Michele Croce (ieri costretto a restare seduto tra il pubblico) approfitterà della situazione per fare altri annunci ed altre comparsate. Tutto questo è solo un grande circo politico-mediatico. 
La verità è che sia Agsm che Aim hanno seri problemi con le proprie partecipate e con il servizio di raccolta rifiuti. Mentre viene confermato che Amia chiuderà il bilancio 2018 in forte perdita, e senza sapere come risolvere il buco economico ed organizzativo, anche Aim ha le sue gatte da pelare con la partecipata Sit. 
La vera domanda dunque è questa: perché Sboarina e Croce continuano a prendere in giro i cittadini facendo credere che la fusione è dietro l’angolo e che porterà riduzione dei costi e delle bollette? 

Condividi