EX ALBI, IL VERDE PUBBLICO? DENTRO LA ROTATORIA STRADALE…

Come temevamo, l’uso dello Sblocca Italia all’ex Albi si sta rivelando uno strumento utile a soddisfare in modo incondizionato le richieste dei privati più che a tutelare l’interesse pubblico. Basti dire che gli standard urbanistici calcolati su quest’area verranno utilizzati quasi interamente per realizzare i parcheggi del nuovo supermercato, una parte dei quali saranno sì, pubblici, ma di fatto sempre a servizio della nuova attività commerciale. 

L’unico ritaglio di verde pubblico previsto è inserito all’interno della rotatoria stradale. Robe dell’altro mondo: dovremmo immaginarci mamme e papà portare a giocare i bambini dentro una rotonda stradale? 

Messa così, la proposta, che ha ricevuto il parere contrario anche della Sesta Circoscrizione, è talmente insostenibile che la stessa alla stessa maggioranza ieri è mancato l’animo e il coraggio di licenziarla in Commissione, pertanto oggi la proposta non andrà in discussione in Consiglio comunale. 

A parte alcuni passaggi del progetto semanticamente incomprensibili agli stessi tecnici comunali, e fermo restando la mia netta contrarietà all’intervento, ho ribadito che l’amministrazione ha il dovere morale e politico di pretendere molto di più dal privato, dato che l’uso di uno strumento di deroga alle normali procedure urbanistiche qual è lo Sblocca Italia rappresenta per i proponenti una oggettiva agevolazione e anche un risparmio sui costi. 

Auspico dunque che il rinvio della commissione sull’ex Albi serva all’amministrazione ad evitare di commettere gli stessi errori del passato, quando si facevano passare per opere compensative le opere di viabilità (solitamente rotatorie stradali) strettamente funzionali al nuovo insediamento commerciale stesso. Una presa in giro per i cittadini che ora si ritrovano con quartieri molto più intasati di prima. 

I Consiglieri comunali devono inoltre smetterla di prendere in giro se stessi e i cittadini assumendo per buoni i piani del traffico confezionati dai proponenti, i quali solitamente non tengono conto degli effetti cumulativi generati dalle altre iniziative urbanistiche vicine. Noi prendiamo per buono il piano del traffico dell’ex Albi facendo finta che a pochi metri ha appena aperto il nuovo Aldi e che dall’altra parte della strada l’amministrazione (utilizzando sempre lo sblocca italia) vuole che sia realizzato un mega centro sportivo (il più grande d’Europa), e senza contare la riqualificazione del Tiberghien… 

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