AEROPORTO: SCELTE CONTINUAMENTE RINVIATE

Uno dei punti su cui si era focalizzata l’attenzione della Corte dei Conti in merito al rendiconto comunale 2015 riguardava Aerogest: cos’era mai questa società senza dipendenti, al centro delle continue perdite del Catullo?
Il Comune ha spiegato alla Corte che Aerogest è il veicolo che riunisce le partecipazioni dei soci pubblici dello scalo, formalmente ancora maggioranza nella società Catullo. Quanto alla reddittività, il Comune racconta alla Corte di aver chiesto lumi ai nuovi padroni di fatto dell’Aeroporto, dunque a Save, ricevendo in risposta lo scorso 1° dicembre la brochure/presentazione intitolata “Aeroporti del Garda” ritenuta del tutto “insoddisfacente” dalla giunta comunale. Raccontano infine di aver già deciso la liquidazione di Aerogest.
In estrema sintesi, il Comune ammette di non sapere dove sbattere la testa: dice di attendersi nuovi investimenti da Save ma non ha avuto modo di valutare il piano industriale; dice di voler giocare un ruolo ma ha messo in liquidazione (il settembre scorso) l’unico strumento attraverso il quale i soci pubblici possono far sentire la propria voce. Dice tutto e il contrario di tutto, infatti ad oggi Aerogest è ancora viva e vegeta.
Noi crediamo che la questione dell’aeroporto vada affrontata: in Consiglio è già passata una mia proposta che impegna l’amministrazione a trovare nuove forme di collaborazioni tra soci pubblici, i quali devono far sentire la propria voce anche in merito alle irregolarità rilevate dall’Autorità Anticorruzione in merito all’ingresso di Save. A questo proposito ho chiesto di avere copia di tutti i carteggi intercorsi tra Comune, Save, Aerogest o qualunque altro socio pubblico dell’aeroporto da un anno a questa parte. Sarebbe avvilente scoprire che tutti se ne stanno disinteressando.

Condividi