GAS SERRA: EMISSIONI RIDOTTE DI SOLO L’1,6% VERONA LONTANISSIMA DALL’OBIETTIVO DEL 20% ENTRO IL 2020

Sono stati resi noti finalmente i dettagli dell’ultimo bilancio energetico (aggiornato all’anno 2016) che ci consentono di capire meglio quali siano le criticità di cui soffre il Comune di Verona sotto il profilo ambientale. La situazione è desolante: nell’aderire al Patto dei Sindaci Europei il nostro Comune nel 2012 si era impegnato a ridurre del 20% le emissione di gas serra entro il 2020, prendendo come base di riferimento i valori del 2006.
I tecnici che hanno redatto il bilancio hanno rilevato però un sostanziale “disallineamento rispetto agli obiettivi prefissati”: non solo i consumi energetici nell’ultimo biennio monitorato (2015 e 2016) sono cresciuti anziché diminuire, ma la riduzione di emissioni di gas serra si è attestata alla percentuale davvero risibile dell’1,6%.
Questo ovviamente significa che si è lavorato poco e male sull’efficientamento di mezzi e impianti e sull’impiego energie alternative, oltre naturalmente che sul risparmio energetico. Ma quel che è peggio è che la giunta, nella riunione del 22 gennaio scorso, si è limitata a prendere atto del fallimento disattendendo completamente il richiamo dei tecnici che la invitavano a fornire degli “indirizzi correttivi”. A tutti fa piacere, come ha recentemente sostenuto la giunta, che la produzione industriale sia in molti casi ripartita. Non è serio però aderire ad un progetto comune europeo solo per farsi belli o perché va di moda farlo e poi disinteressarsi completamente dei risultati. Chiederò la convocazione della Commissione competente per approfondire ulteriormente i dati e discutere delle necessarie azioni correttive.

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