LA MOBILITA’ D’EMERGENZA NON DECOLLA: VANI GLI APPELLI, PAGHIAMO GLI ERRORI DEGLI ULTIMI ANNI

La necessità di incentivare in maniera sostanziale la mobilità sostenibile, a fronte delle limitazioni dei mezzi pubblici determinate dall’emergenza sanitaria, è un tema che abbiamo sollevato da tempo ma era anche ampiamente prevedibile.

Se ora siamo vicini all’allarme rosso di una esplosione incontrollata del traffico motorizzato privato è a causa della mancata attuazione di misure sostanziali su questo fronte. E’ il prezzo che la città paga per le politiche sbagliate di questa e delle altre amministrazioni comunali che da anni lavorano quasi esclusivamente sul trasporto privato a discapito della mobilità sostenibile sostenibile, delle biciclette e del trasporto pubblico.

Ancora oggi, nel 2020, Verona è priva di un Biciplan e in perenne attesa di un Piano della Mobilità Sostenibile che non arriva mai. La velocità commerciale dei mezzi pubblici resta inferiore alla media di altre città.

Una situazione drammatica che non si risolverà con un semplice appello ad usare di più la bicicletta. Come è possibile che i cittadini si riversino sulle ciclabili se la rete cittadina è incoerente e gravemente deficitaria anche dal punto di vista della sicurezza?

Il Sindaco e l’assessore alla mobilità dovrebbero chiedere scusa, perché i cittadini pagano quello che le amministrazione non hanno fatto da un sacco di anni.

Il prezzo di questi errori può essere particolarmente salato visto gli studi scientifici che confermano una relazione tra Covid e inquinamento da polveri sottili che sarebbe capaci di diffondere il virus.

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