CAVA SPEZIALA: PROPRIETA’ E CIRCOSCRIZIONE VIVONO SULLA LUNA CONTINUANO AD IGNORARE LA DECISIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Il 28 gennaio scorso presso gli uffici dell’Edilizia del Comune di Verona si è tenuta una surreale conferenza dei servizi su cava Speziala, oggetto di una proposta di “impianto per la produzione di biomasse”: proprietà ed alcuni esponenti della maggioranza della Terza Circoscrizione, tra cui il presidente Volpato, continuano a disegnare improbabili scenari sul riutilizzo dell’ex cava ignorando la decisione del Consiglio comunale che in sede di emendamenti della Variante 23 ha stabilito che l’area deve ritornare a verde pubblico.

Qualche esempio: dimentico che in tema di urbanistica tocca al Consiglio comunale l’ultima parola, il presidente Claudio Volpato ha ricordato che la Circoscrizione aveva dato parere favorevole al progetto di riqualificazione (che in realtà abbiamo dimostrato essere nient’altro che una riattivazione della discarica sotto mentite spoglie di “rinaturalizzazione” e ripristino ambientale) e si avventura a chiedere che “la ditta supporti l’amministrazione per l’unificazione degli impianti sportivi in via XXIV Maggio e Via Brigata Aosta attraverso la riqualificazione degli spogliatoi e la creazione di un nuovo parco”.

Dal canto suo l’avvocato di Area Srl Andrea Sartori, arriva a proclamare “l’ininfluenza” dell’approvazione della Variante 23, argomentando che l’ex Cava non era inserita in Variante. Forse all’avvocato è sfuggito che la decisione del Consiglio comunale non ha fatto altro che ripristinare le previsioni del PAT (verde pubblico), che una manina, al tempo dell’approvazione del Piano degli Interventi di Tosi e Giacino (anno 2010-2011) aveva modificato in “area agricola di ammortizzazione e transizione”.

Al limite della presa in giro anche l’argomento secondo cui Area Srl avrebbe potuto portare avanti l’attività di discarica con una semplice pratica edilizia. La verità è che ci hanno provato, ma hanno dovuto fermarsi.

A riportare tutti con i piedi per terra è arrivato il parere della Provincia la quale ricorda che l’ex cava non è altro che una discarica di rifiuti che dal 1991 attende le necessarie bonifiche e che l’ultimo (incompleto) rendiconto risale al 2016.

Infine, gli uffici dell’Urbanistica del Comune hanno decretato la sospensione dei pareri ricordando che “in corso di approvazione della Variante 23 al Piano degli Interventi è stato approvato un emendamento che ne cambia la destinazione d’uso in Parco Urbano” e che si dovrà dunque attendere la pubblicazione della Variante 23 per “conoscere la nuova destinazione dell’area”. Appunto.





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