NUOVO STADIO… E I SOLDI?

Da una visura effettuata pochi giorni fa, la Nuova Arena di Verona Srl – ossia la società che dovrebbe costruire in project financing il nuovo stadio di Verona smontando pezzo per pezzo il Bentegodi – ha un socio e un amministratore delegato in più, ma il suo capitale sociale resta di soli 10 mila euro.

Risulta infatti fallito l’aumento di capitale di 2,6 milioni di euro promosso con atto notarile il 23 luglio 2019 da parte degli amministratori Berthold ed Esparza, e siamo ancora lontanissimi da 30 milioni di euro che gli stessi promotori avevano promesso agli uffici comunali di raccogliere subito dopo la dichiarazione di pubblico interesse da parte del Consiglio comunale.

Siamo insomma alle solite: i promotori promettono sempre mari e monti, gli amministratori pubblici ci cascano in pieno impegnando i Comuni, poi cominciano a sorgere i problemi.

Ma andiamo con ordine:

– in data 10 aprile 2019 gli uffici comunali avevano chiesto ai titolari di Nuova Arena di Verona, quindi Berthold ed Esparza, come intendessero affrontare finanziariamente un intervento da 120 milioni di euro, considerato che partivano con una Srl neocostituita capitalizzata con soli 10 mila euro

– il 23 luglio 2019 i soci di Nav, Berthold ed Esparza, riuniti davanti al notaio Mondardini di Verona, lanciavano un aumento di capitale (con scadenza 31 gennaio 2020) di 1.904 euro “con sovrapprezzo complessivo di Euro 2.671.312 euro”. Vale a dire che i sottoscrittori dell’aumento di capitale avrebbero dovuto pagare un sovrapprezzo di 1.403 euro per ogni euro di capitale sottoscritto. Da tale operazione sia Berthold che Esparza dovevano attendersi l’entrata di nuovi soci, dal momento che, seduta stante, rinunciavano sia a sottoscrivere l’aumento sia al diritto di prelazione dell’inoptato.

– Pochi giorni dopo, il 1° agosto 2019, esibivano l’aumento di capitale agli uffici comunali, assicurando che si trattava soltanto della prima fase a cui sarebbe seguita una seconda fase, ben più consistente, “per circa 30 milioni di euro”, ma soltanto dopo “l’auspicato ottenimento della dichiarazione di pubblico interesse”. Affermavano infatti che il pubblico interesse rappresentava “il necessario presupposto per coinvolgere investitori istituzionali o comunque più strutturati”.

Il consiglio comunale di Verona con delibera n. 51 del 11 dicembre 2019 approvava la “dichiarazione di pubblico interesse” per la costruzione del nuovo stadio denominato “Nuova Arena di Verona”.

Oggi, abbondantemente spirato il termine previsto per l’aumento di capitale (abbiamo atteso un mese in più per scontare il ritardo di eventuali registrazioni) appuriamo che, non solo di investitori istituzionali non c’è neanche l’ombra, ma anche che nessuno ha sottoscritto l’aumento di capitale della società Nuova Arena di Verona. A guardar bene Nuova Arena di Verona conta sì un socio nuovo (tale “Verona Sustainable Development” con sede in Florida) ma è entrato il 31 gennaio 2020, con la “bella cifra” di 178 euro, dunque senza versare alcun sovrapprezzo. Il nuovo consigliere delegato si chiama invece Aguilar Hernandez Miguel ed è stato nominato il 29 gennaio 2020.

Chiediamo al Sindaco se possa essere considerato serio il comportamento dei proponenti che mesi dopo l’approvazione del pubblico interesse restano, dal punto di vista finanziario, nelle stesse condizioni critiche della prima metà del 2019.

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