CANTIERE DI CITTÀ DI NIMES, L’INTERVENTO RICHIEDE DI RIDURRE DI ALMENO UN QUARTO IL TRAFFICO ATTUALE. BERTUCCO: “QUANDO INTENDONO COMINCIARE?”

Sull’unificazione dei sottopassi di Porta Nuova in corrispondenza di Città di Nimes ci hanno raccontato che cercheranno di contenere al massimo i disagi, che verranno sfruttati al massimo i percorsi alternativi per le auto senza intasare i quartieri, che cercheranno di stare dentro al limite temporale di un anno di lavori, che dovrebbero cominciare nel mese di aprile 2020 e finire ad aprile 2021. 

Quello che non ci hanno ancora spiegato sono le condizioni di traffico all’interno delle quali sono inquadrate tali previsioni. Ebbene, il piano del traffico relativo al sistema di circolazione provvisorio che verrà adottato in fase di cantiere dice chiaramente che queste previsioni, tutto sommato rassicuranti, sono subordinate ad alcune condizioni che allo stato non sembrano proprio verificate. 

Si dice, ad esempio, che è necessaria una “riorganizzazione del traffico privato e soprattutto del Trasporto pubblico locale”; che questa riorganizzazione richiede che “per tempo” vengano approntate “!diverse modifiche all’attuale segnaletica, ad alcune intersezioni ed isole spartitraffico, alla fasatura degli impianti semaforici interessati, oltre agli interventi previsti da ATV per l’adeguamento dei percorsi, delle fermate e dei punti di stazionamento degli autobus”. Richiede soprattutto “una riduzione del traffico dell’ordine del 25%-30% sul sistema”. Quest’ultima è definita come una “condizione indispensabile per la gestione dei flussi nella fase di cantierizzazione del sottopasso”. 

In breve, prima di cominciare i lavori del sottopasso dovranno spostare almeno un quarto del traffico attuale dal mezzo privato al mezzo pubblico. Ora la domanda sorge spontanea: quando intendono cominciare? Ad oggi non c’è un volantino, un avviso, una dichiarazione o una campagna di comunicazione che informi i cittadini di questa esigenza. Qui si scherza col fuoco: non parliamo dei piccoli cantieri finora aperti e mai conclusi nei quartieri, si tratta di un megacantiere nel punto nevralgico della viabilità cittadina. 

Nelle ipotesi di progetto (dunque teorica) si assisterà a code di diverse centinaia di metri su tutte le principali strade interessate dal cantiere: nell’ora di punta si prevedono ad esempio accodamenti di 274 metri (45 auto) su viale Galliano; di 176 metri in Corso Porta Palio con possibili cortocircuiti con le rotonde già esistenti; di 500 metri in Viale Piave. 

Questo, appunto, nella migliore delle ipotesi, ma se qualcosa dovesse andare storto potrebbe essere un disastro. Sboarina, Barini, Zanotto, vogliono agire o hanno intenzione di lasciare la città in balia dell’ennesimo cantiere infinito? 

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