RACCOLTA DIFFERENZIATA: SIAMO ULTIMI, SI INTERVENGA

Questa amministrazione si conferma fuori dal tempo e con scarsissimo contatto con la realtà: di fronte ai numeri aggiornati della raccolta dei rifiuti, che confermano la nostra città come fanalino di coda nel Veneto per raccolta differenziata dei rifiuti, e con una produzione di rifiuti indifferenziati in costante aumentato, assessori e amministratori di azienda continuano a blaterare di sperimentazioni e di “progetti pilota” che partiranno “prestissimo”. 
Come se la città non stesse già vivendo, da almeno da due anni, una situazione di emergenza per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti. Come se non fossimo già costretti a rivolgerci periodicamente alla Regione Veneto per farci prorogare l’autorizzazione a conferire la parte di rifiuti che non riusciamo più a smaltire all’impianto “tattico” di Sant’Urbano a Padova. 
Chip o non chip, cassonetti smart o tradizionali, i cittadini sono da tempo pronti a fare la loro parte, purché si adottino soluzioni adeguate alle caratteristiche dei quartieri dove si interviene. Ma lo stesso può dire la politica? Chi tra i vari Tacchella, Segala, Polato, Sboarina, sa dire quale sarà il destino di Amia in vista della fusione tra Agsm e Aim? Verrà scorporata, come chiede un atto di indirizzo del Consiglio comunale, o farà parte del pacchetto di scambio con Vicenza? E quando riprenderanno gli investimenti per incrementare la raccolta differenziata, fermi da anni a causa di un project financing rischioso che solo di recente è stato archiviato? Quali sono gli obiettivi di ripresa della raccolta differenziata i cui livelli sono stagnanti sotto al 50% da ormai 5 anni? Su questi aspetti presenterò stasera una domanda di attualità in consiglio comunale. 

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