NUOVO STADIO: TUTTI I NOSTRI DUBBI SONO STATI CONFERMATI

Spiace che i proponenti del project financing per il nuovo stadio abbiano dovuto sorbirsi un volo intercontinentale dal Messico soltanto per confermare le criticità che avevamo già evidenziato. E’ del resto perfettamente normale e legittimo – un po’ come chiedere informazioni all’oste sulla qualità del vino – che i manager rassicurino sulla disponibilità dei finanziatori e che i progettisti rassicurino sulla fattibilità dei progetti. 

Dà invece da pensare che il Sindaco di una città che è già stata scottata da queste procedure, e che è ancora in debito di diverse centinaia di migliaia di euro con i propri tecnici, non si ponga alcuna domanda su come sarebbe, in concreto, continuare a giocare e frequentare uno stadio mentre sono in corso i lavori di demolizione e di ricostruzione. 

Nessuna domanda nemmeno su quale sia l’effettiva qualità e l’affidabilità dei possibili finanziatori dei quali, vale sottolinearlo, finora abbiamo soltanto una parte dei bilanci, non chiarissimi – tanto è vero che gli uffici hanno chiesto integrazioni – e scritti in spagnolo. 

Se l’ottimismo del Sindaco si basa sulle procedenti esperienze di project financing veronesi (traforo, arsenale, amia) non c’è da stare tranquilli. L’euforia del dare origine politica ad una “grande opera” non dovrebbe indurre a sorvolare nemmeno sui dubbi avanzati dagli stessi dirigenti comunali sulla sostenibilità economica del progetto, di cui finora non abbiamo nessun riscontro, nonché dei gravi problemi di viabilità indotti nel quartiere che dovrebbe ospitarla. 

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