AGSM, STALLO ALLEANZE: LA QUESTIONE È POLITICA, IL SINDACO INTERVENGA

Dice bene Finocchiario: lui è “solo il presidente” di un cda… senza maggioranza, ostaggio dello scontro tra Lega, che non vuole sentir parlare di A2A, e Battiti, il movimento del Sindaco ormai troppo debole per imporre una linea o un indirizzo. 
La politica, che il Sindaco Sboarina aveva cercato di sbattere fuori dalla porta con la nomina di un “tecnico” a presidente della maggiore multi-utility veronese, rientra prepotentemente dalla finestra. 
Ma la tattica è nuovamente quella di temporeggiare: si rinvia a settembre la questione della fusione con Aim. Si rinvia la scelta del partner industriale. Rinviata pure l’approvazione del bilancio di Amia il cui “rosso”, già ampiamente annunciato, sarà ancora più profondo a causa del pasticcio combinato da Serit con il progetto della nuova sede a Rivoli veronese. Acquistati dopo una girandola di fulminei rincari, quindi pagati carissimi, i terreni ora dovranno essere svalutati peggiorando di molto la situazione di bilancio della controllante Amia. 
Per uscire da questa impasse è necessario parlarsi chiaro e lasciare da parte i ragionamenti ideologici: A2A così come Hera, non vengono a Verona per fare soltanto il partner industriale. Quali possibilità ci sono di riuscire ad ottenere esattamente “ciò che ci serve” – come dice Finocchiaro – da una eventuale partnership con uno di questi colossi senza perdere il controllo delle nostre aziende? Nel frattempo sarebbe una buona cosa perfezionare almeno la fusione con Aim. 

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