TASSE NON RISCOSSE: COSI’ PAGANO SOLO GLI ONESTI

 I conti del Comune sono meno rosei di quanto l’assessore Francesca Toffali e il Sindaco Federico Sboarina vogliono farci credere: sta infatti emergendo una sistematica incapacità degli amministratori a riscuotere quanto dovuto dai cittadini e a recuperare l’evasione accertata. Prendiamo atto di quanto affermato in Consiglio da Toffali (che evidentemente non è leghista Salviniana) la quale ha escluso da parte del Comune il ricorso a iniziative di cosiddetta “pace fiscale”. Di fatto però si sta verificando un grave lassismo che rischia di scaricarsi sulle spalle dei contribuenti onesti.
Si prendano ad esempio le sanzioni per violazioni del codice della strada: la percentuale di riscossione è crollata da 63% del 2016 al 49,89% del 2018. Se il trend è questo il bilancio comunale 2019, che conta su ulteriori 2 milioni derivanti dalle multe, verrà minato alla base. Altro esempio: dei 4,5 milioni di euro di evasione tributaria accertata, sono stati riscossi appena 450 mila euro, il 10% soltanto!
L’unica fonte di entrata sicura sono gli oneri di urbanizzazione (7,1 milioni nel 2018) versati al 100% dalle imprese costruttrici che altrimenti si vedrebbero revocare i permessi. Questa sta diventando una delle maggiori fonti di finanziamento del Comune. Un movimento pericoloso perché spinge gli amministratori a far cassa con il territorio.
Su questi dati pesano evidentemente i pasticci combinati da Tosi e Sboarina su Solori, il cui direttore rientrerà probabilmente dalla stessa porta da cui era stato cacciato.


Condividi