Il conto (ancora parziale?) delle spese sostenute da Agsm per celebrare i 120 anni di attività ammonta finora a 106.037,36 euro.
Tra le voci più ingenti, ben 50 mila euro sono andati alla Ambrosetti European House (il think tank che organizza il tradizionale forum di Cernobbio sul lago di Como) che ha messo a disposizione i relatori; 10 mila euro è stato il cachet di Roberto Giacobbo, che in queste settimane possiamo seguire anche gratis su Mediaset con un nuovo programma sui più improbabili enigmi della storia dell’umanità.
Altri 11.500 euro sono stati spesi per cene e servizi di catering tra cui un evento dedicato ai dipendenti Agsm; 17.209 euro per pubblicità; 3.664 euro per hotel e viaggi aerei dei relatori e degli ospiti; altri 11 mila euro circa per palco, schermi e servizi di traduzione istantanea. Ci sembra manchino ancora le spese del fisico e politico statunitense Steven Chu.
La nota di Agsm insiste sulla copertura ottenuta grazie alle sponsorizzazioni, ma occorre osservare che tra gli sponsor figura Agsm Energia con 15 mila e la Fiera di Verona con 10 mila euro. Siccome Agsm Energia è parte integrante del gruppo Agsm, questa non è un’entrata ma un’ulteriore uscita… Essendo in generale denaro delle bollette dei veronesi, e considerato il periodo di forte crisi economica, queste spese ci sembrano sproporzionate e sostanzialmente inutili, un vero e proprio insulto ai cittadini che rateizzano le bollette della luce e del gas.
Altro, dunque, che ingresso gratuito, i veronesi lo spettacolo se lo sono pagati fino in fondo. E l’unico beneficiario è stato Michele Croce che in questa maniera si è comprato una costosissima passerella. Fino all’altro ieri paladino di austerità, da quando è presidente di Agsm la sobrietà non è più di casa in questo gruppo. Vorremmo sapere almeno una cosa: dopo questa sfilata di grandi menti, Agsm ha deciso cosa farà domani sul libero mercato?