AUTOSTRADE: ANCORA PERDITE DA RIPIANARE E FUTURO INCERTO

Il mantenimento della partecipazione del Comune di Verona in A4 costerà quest’anno ai cittadini altri 267 mila euro. E’ quanto emerge dall’assestamento di bilancio del Comune di Verona. La cifra è stata accantonata sul fondo perdite delle aziende partecipate per far fronte alla ripartizione delle perdite decise dai padroni dell’autostrada Serenissima, gli spagnoli di Abertis, che in vista della vendita ad Atlantia dei Benetton hanno pensato bene di fare un po’ di pulizia a spese dei soci.

L’A4 ha infatti deciso di mettere da parte ben 25 milioni di euro a copertura delle svalutazioni di alcune partecipazioni storiche e a copertura dei rischi di altre dismissioni problematiche, prevedendo così di chiudere il bilancio dell’anno corrente con oltre 5,7 milioni di euro di passivo. Il Comune di Verona, che detiene ancora il suo 4.65% delle quote è dunque stato chiamato a ripianare con 267 mila euro. Alla faccia di di chi vedeva un futuro radioso nelle autostrade e insiste nel dire che che la partecipazione non va mollata.

Tra le operazioni di maggior peso, il ripianamento delle perdite causate da Infracom Italia Spa e lo stanziamento di un fondo rischi connesso alla cessione di Serenissima Costruzioni, scaricata al costo di un euro ad una Srl del Sud Italia ma ancora oggetto delle rivendicazioni dei fornitori albanesi per gli affari avviati in Albania.

La partecipazione del Comune di Verona nelle autostrade diventa sempre più critica: da una parte ancora perdite da ripianare, e la conclamata impotenza rispetto ad un azionariato ormai dominato dai privati. Dall’altra parte, sul fronte dell’A22, un futuro reso assai incerto della volontà del governo lega-stellato di contare di più all’interno del consiglio di amministrazione, il che renderebbe la quota del Comune di Verona ancor più insignificante di quanto sia attualmente.

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