ITALIANA COSTRUZIONI FA IL TRIS: DOPO I RICORSI ANCHE LE OSSERVAZIONI

Dopo il vecchio ricorso, già bocciato dal Tar e ora pendente al Consiglio di Stato, e parallelamente al nuovo ricorso “preventivo” depositato ancor prima della definitiva adozione in seconda lettura della Variante 23, Italiana Costruzioni, giusto per non passare inosservata, ha pure presentato due osservazioni alla Variante 23 sempre relative all’Arsenale.

Gli argomenti sono gli stessi del ricorsi: dito puntato contro il cambiamento di linea da parte dell’amministrazione comunale, che non garantirebbe il recupero dell’immobile in tempi certi, nonché sull’emendamento De Marzi, che aveva portato alla cancellazione delle destinazioni urbanistiche previste dal vecchio project financing anche dal Piano degli Interventi, oltre che dalla Variante 23.

Tale ridondanza di iniziative ha chiaramente lo scopo di dare il “chi va là” ai consiglieri comunali che a breve verranno chiamati ad esprimersi per la definitiva approvazione della Variante 23. Per quanto riguarda la vicenda dell’Arsenale, tutte queste iniziative non cambiano la sostanza: la vecchia proposta di project, che mirava a privatizzare l’Arsenale e a trasformarlo in un centro commerciale di fatto, è stata giustamente superata in favore di una ragionamento più partecipato e di una prospettiva più aperta.

Il punto sul quale tornare a discutere riguarda semmai il colpo di testa dell’amministrazione che, dopo aver avviato una concertazione l’ha improvvisamente troncata per avanzare una propria proposta che tiene in conto solo in parte, e in misura insufficiente, delle proposte di categorie, associazioni e cittadini uscite dalla commissione consiliare temporanea Arsenale.

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