NUOVO PIANO INDUSTRIALE FAV: CHI PAGA?

La Sovrintendenza della Fondazione Arena ha indetto una “procedura negoziata” del valore di 150 mila euro per “l’affidamento del servizio di predisposizione di un piano industriale per gli anni 2019 – 2020 – 2021”. Un altro piano industriale! Per ironia della sorte, il responsabile del procedimento è proprio il supermanager che dovrebbe salvare la Fondazione Arena, Gianfranco De Cesaris. La notizia ha sorpreso e fatto arrabbiare non poco anche le organizzazioni sindacali che proprio oggi vengono audite in conferenza dei capigruppo. Ma come? Non ci era stato detto che con l’arrivo del supermanager internazionale proveniente dal mondo dell’automotive le sorti della Fondazione sarebbero radicalmente cambiate? Invece continuiamo a rivolgerci all’esterno anche per redarre i piani industriali. Ma Fondazione Arena non dispone ora delle competenze interne necessarie? E chi pagherà il nuovo piano? Ancora l’extralirica, i cui proventi, ancora del tutto ipotetici, sono ormai come i carriarmati di Mussolini? L’extralirica deve già coprire l’affitto del museo Amo, la manutenzione dell’Arena, il sostegno finanziario alla lirica, ecc…
In una situazione in cui si continua a non decidere sulle questioni più spinose (Amo, extralirica, personale) non c’è competenza tecnica che tenga se poi manca la volontà politica di fare chiarezza e pulizia fino in fondo rispetto ad un passato disastroso che resta sempre dietro l’angolo.

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