AEROPORTO: SE IL COMUNE DICE CHE È TUTTO SBAGLIATO TUTTO DA RIFARE…

Investimenti disattesi, impossibilità a ricevere le informazioni di cui pure il Comune avrebbe diritto, scarsissima considerazione del ruolo dei soci pubblici, che pure sono ancora i “padroni” formali dello scalo: fa quasi tenerezza leggere il disappunto, lo scoramento e le rivendicazioni frustrate espresse dal rappresentante del Comune di Verona – il direttore Generale Fabio Gamba, che pure ha la fama del duro – ricevuto insieme ai rappresentanti della Provincia e della Fondazione Cariverona in audizione presso la sede dall’autorità nazionale anticorruzione – Anac lo scorso 20 aprile per discutere degli effetti delle irregolarità emerse in fase di entrata del socio privato Save.

Gamba conferma indirettamente quanto abbiamo sempre detto in merito all’impotenza dei soci pubblici di fronte al nuovo socio privato Save. Dai verbali dell’incontro emerge infatti che “Il D.G. del Comune di Verona, rivendica i poteri di indirizzo e di controllo che dovrebbero avere i soci pubblici. Dei 60 milioni di investimenti promessi ne sono stati realizzati solo 6 milioni; le richieste di chiarimenti sui nuovi investimenti e aggiornamento del crono programma non pervengono. Da alcuni elementi sembrerebbe che l’hub di Venezia sia più privilegiato in termini di investimenti e che lo scalo di Verona sia soltanto il terzo per passeggeri nel territorio anche dopo quello di Treviso”.

Confermata anche la circostanza per cui i soci pubblici non sono stati consultati nella decisione di ricorrere contro il parere di Anac ma sono stati messi di fronte al fatto compiuto dai vertici Aerogest.

Del resto cosa può permettersi di rivendicare chi ha portato allo sfascio l’aeroporto? Come chiediamo da anni, è necessario un radicale ricambio di questi vertici che hanno troppi scheletri nell’armadio e troppe colpe di malagestione sulla coscienza per potersi muovere con la schiena dritta.

Non è un quindi caso che l’unico soggetto a tenere la schiena diritta sia la Fondazione Cariverona che ora sta sollevando un altro aspetto sconosciuto della vicenda: lungi da essere risanata, la situazione debitoria dell’Aeroporto è ancora fortemente esposta nei confronti dell’erario, ma in bilancio non è stata prevista copertura adeguata. L’avvocato Roberto Cappelli per Cariverona quindi ha messo in guardia sul possibile esito negativo dei contenziosi giudiziari ancora aperti con numerosi enti. Il fatto che sia stata prevista adeguata copertura “può incidere significativamente sul bilancio annullando l’utile rappresentato e producendo una perdita significativa”. L’ennesima e forse fatale.

Di fronte queste novità gravissime, è necessario che l’amministrazione prenda posizione e agisca a tutela del patrimonio dei veronesi, ragion per cui ho rivolto all’amministrazione una dettagliata interrogazione.

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