URBANISTICA E MOBILITA’ DEVONO ESSERE INTEGRATE

Cosa si può fare per rigenerare le città? Un approccio indispensabile è l’integrazione tra urbanistica e mobilità. Due aspetti non sempre, anzi raramente, coordinati tra di loro. La sfida sta quindi nel rendere questi due approcci strutturalmente interdipendenti.

La mobilità e l’assetto urbano sono intrinsecamente legati, come dimostrano la storia delle città e le dinamiche di evoluzione delle aree urbane. La localizzazione degli insediamenti umani è pesantemente influenzata dalla presenza di vie di comunicazione e gli agglomerati urbani diventano a loro volta poli di generazione e attrazione di mobilità. Le esigenze dettate dalla crisi ambientale accentuano questa urgenza. I modi di trasporto collettivi sono l’unica alternativa, insieme – ma su distanze più brevi – ai mezzi non motorizzati. Questi mezzi però necessitano di una dimensione critica minima che è determinata dalla densità urbana nei dintorni delle fermate ed a loro volta disegnano le direzioni di forza dell’evoluzione urbanistica. Non sempre però le politiche per la mobilità e quelle urbanistiche sono coordinate come detto, con l’esito di un cattivo uso delle risorse e pregiudizio a molte possibili scelte innovative e sostenibili. La relazione ha illustrato possibili soluzioni a partire da un generale approccio alla shared mobility, come condizione per un miglioramento della qualità della vita e la riduzione della dipendenza dall’auto.

Anche l’interdipendenza tra urbanistica e mobilità potrebbe facilitare il raggiungimento di obiettivi di maggiore equità. Va recuperata – tra le altre cose – la perdita di prossimità, non solo nella piccola scala, ma anche nelle aree urbane maggiori, appunto integrando le linee forti del trasporto pubblico locale, con le scelte di localizzazione dei servizi, delle residenze e delle attività economiche.

La trasformazione del patrimonio edilizio esistente è un’operazione complessa, per l’evidente inerzia del costruito, ma le best practices esistono in tante città europee.
Il sostegno economico agli abbonamenti del trasporto pubblico urbano ed extraurbano, le politiche della sosta, l’incentivo all’uso della bicicletta sono esempi di un approccio più globale alla sostenibilità.

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