GIUNTA: PIÙ CHE UN RIMPASTO È… UN BRASATO PREOCCUPANO INCONCLUDENZA E PASTICCI SULLE SCELTE STRATEGICHE

Più che un rimpasto, quello che in giunta cuoce a fuoco lento da ormai due anni è un gigantesco brasato. Ma ai proverbiali tentennamenti del Sindaco Sboarina hanno in realtà già posto rimedio i trasformismi di assessori e consiglieri comunali, molti dei quali hanno nel frattempo cambiato casacca spostandosi dalle fazioni rivoltose di Verona Pulita, Verona Domani e Forza Italia alle acque più tranquille di Lega e Fratelli d’Italia, guadagnando in qualche caso un buon piazzamento in vista dell’ormai imminente lotteria delle elezioni regionali. Prova ne sia che la stessa lista civica del Sindaco è ormai ridotta ad un pallido ricordo di se stessa. 

Ci sarebbe dunque da ridere se l’inconcludenza di questa amministrazione, incapace di slancio e idee, non ponesse in stallo anche il futuro di enti e aziende di primaria importanza. A partire da Agsm, finita nel mirino di Hera per la trattativa in esclusiva aperta con A2A. E passando per Amia che a distanza di anni non ha ancora ricevuto un indirizzo certo da parte del Comune. 

La posizione espressa dal presidente di Hera, la cui manifestazione di interesse nei confronti della fusione con Aim è stata cestinata, indica che non c’è la voglia, da parte di questa amministrazione, di lavorare nell’interesse della città, e che anche le scelte strategiche vengono piegate ad interessi di bottega e ad accordicchi funzionali a mantenere gli equilibri politici o assicurare a qualcuno un futuro senza lavorare. 

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