PRESSIONI SUGLI ACCERTATORI DELLA SOSTA: PRATICA SCORRETTA CHE DEVE CESSARE

Giusto sanzionare chi viola le norme del codice della strada o non rispetta le regole della sosta a pagamento, non è tuttavia accettabile che le multe diventino un sistema per mantenere le inefficienze della macchina comunale e per valutare la produttività dei lavoratori. Dall’audio trafugato da una riunione degli accertatori della sosta si evidenzia chiaramente che, giocando sulla relazione tra il numero di controlli effettuati dagli accertatori e il numero delle multe che essi staccano, i responsabili operativi del servizio, probabilmente dietro input politico, esercitano una pressione quanto meno inopportuna sui lavoratori .
Dal numero delle multe dipenderebbero infatti non solo il premio di risultato monetario ma anche ferie, riposi, turni di lavoro e la possibilità di ottenere delle sostituzioni in caso di impedimenti.
Il presidente Amt Barini è responsabile in concreto, non solo formalmente, del servizio, e spetta a lui garantire che storture simili non si verifichino. E’ ovvio che gli accordi sindacali non citano le multe come parametro di valutazione, ci mancherebbe altro, e tanto meno le legano al conseguimento del premio di risultato. La prassi concreta, tuttavia, sembra essere ben altra…


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