ARSENALE, LO SPEZZATINO E’ SERVITO

Il piano di recupero dell’Arsenale annunciato ieri è un collage di idee che la maggioranza ha orecchiato durante le sedute della commissione consiliare paritetica costituita ad hoc, a cui tuttavia manca ancora una idea forte, all’altezza del prestigio storico e architettonico del complesso, in grado di caratterizzare e omogeneizzare l’intera opera di recupero.
Nella visione proposta dall’amministrazione, all’Arsenale si pagherà a consumo: ciascuna delle iniziative insediate pagherà i costi del proprio insediamento con tanti saluti alle altre. Questo è ancora più vero per quanto riguarda l’Accademia di Belle Arti, i cui spazi ovviamente non saranno accessibili al pubblico e il cui insediamento comporterà la vendita di un palazzo storico come il Montanari.
C’è anche un aspetto di stile che la giunta ha calpestato: la commissione consiliare è stata insediata proprio con l’obiettivo di vagliare le proposte di recupero e per arrivare a formulare un progetto organico da sottoporre al Consiglio comunale. Il fatto che i mesi di lavoro si risolvano in una conferenza stampa improvvisata dal Sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza rappresenta una caduta di stile che si doveva evitare. E’ vero che alla fine decide l’amministrazione, ma anche vero che senza il contributo della città essa starebbe ancora procedendo a tentoni. Restano comunque ancora vistosi buchi progettuali, a partire dall’indeterminatezza della corte centrale dove non ci capisce bene chi o che cosa andrà. Intanto però lo spezzatino è già servito…

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