GARA TPL: MODIFICATO IL BANDO, GLI OBIETTIVI RESTANO OSCURI

E’ stata pubblicata la determina dirigenziale che modifica i termini della gara già bandita lo scorso dicembre dalla Provincia di Verona per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico urbano ed extraurbano. Alla luce del nuovo crono-programma della filovia concordato tra Amt e Comune di Verona, e alla luce degli indirizzi per la redazione del Piano di Bacino nel frattempo approvati dal Consiglio provinciale, viene fatta slittare di un mese, dal 30 marzo 2018 al 2 maggio 2018, l’ultima data utile per la presentazione delle manifestazioni di interesse. Vengono inoltre ritoccati di valori degli appalti relativamente ai due lotti.

Tali modifiche formalizzano quanto andiamo dicendo da mesi, ovvero che si è messo a gara un servizio fondamentale per la comunità senza aver prima deciso quale sono gli obiettivi da perseguire e il tipo di servizio che si vuole che i veronesi ricevano. Come è noto, gli indirizzi approvati dal Consiglio Provinciale e illustrati ai consiglieri del Comune di Verona sono una serie di considerazioni e raccomandazioni insufficienti a definire una rete organica e adeguata. Inserirli come riferimento principale nel bando evidenzia la consapevolezza che un Piano di Bacino come si deve non sarà mai pronto per tempo.

Il messaggio che filtra dalla Provincia è chiaro: “Chiunque vinca si arrangi, questo non è più affar nostro”. Le stesse aziende interessate parteciperanno ad una sorta di gara al buio, senza conoscere i valori economici esatti né le scelte di fondo. Queste condizioni, del tutto borderline, unite alla scelta tuttora ingiustificata di dividere l’appalto in due lotti, minacciano di dare vita ad un mix micidiale per il futuro del trasporto pubblico. D’altra parte era difficile per la Provincia rimediare in pochi mesi alla mancanza di studio, approfondimento e pianificazione che dura da anni e che coinvolge anche la Regione e lo stesso Comune di Verona. I veronesi meritano rappresentanti più preparati.

Condividi