VERONA ULTIMA DELLA CLASSE NEL VENETO RICICLONE L’AMMINISTRAZIONE SI DIA UNA STRATEGIA

Gli ultimi dati sulla raccolta differenziata diffusi dall’Osservatorio Regionale Rifiuti confermano il Veneto in testa alle classifiche nazionali e internazionali per capacità di differenziare i rifiuti. I dati definitivi relativi al 2016 vedono la differenziata al 67%, mezzo punto in più sull’anno precedente. Solo il 9% del rifiuto totale prodotto viene incenerito e solo il 4% va in discarica. Questo, ha detto l’assessore Bottacin, “grazie all’impegno degli enti locali e dei cittadini”. I primi della classe sono i trevigiani con l’82% di differenziata. Persino Venezia, malgrado un’economia turistica e un Sindaco come Brugnaro, ha superato la soglia psicologica del 50%. Tra gli ultimi della classe, invece, resta proprio il Comune di Verona, da 7 anni inchiodato al 49% di differenziata. Inoltre la produzione di rifiuti nella nostra città è in aumento. Tutto questo, verrebbe da dire, malgrado non ci sia più Tosi. E’ dunque urgente che la nuova amministrazione si doti di una strategia che consenta di recuperare il tempo perduto ad inseguire inutili sogni di mega inceneritori per raggiungere almeno i limiti minimi di legge (il 65% di differenziata entro il 2012, cinque anni fa…), come del resto prevede anche il programma di mandato del Sindaco. Chiederò la convocazione di una commissione consiliare con i dirigenti e i responsabili del settore per costruire una strategia che punti sulla premialità dei cittadini: è giusto che chi produce meno rifiuti non riciclabili paghi di meno in bolletta.

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