Piano degli interventi e aree commerciali: pronta diffida verso l’amministrazione

Vedremo cosa l’amministrazione comunale deciderà di fare in concreto sulle aree commerciali a Verona Sud e a Verona Est. Come Verona in Comune e Sinistra in Comune abbiamo già pronta una diffida che la mette in guardia dal portare avanti alcuni passaggi amministrativi molto controversi del Piano degli Interventi, da ultimo (ma non solo) il salvataggio di un centinaio di schede norma già automaticamente decadute lo scorso marzo – tra le quali proprio il centro commerciale alla Cercola – resuscitate grazie ad un emendamento “fantasma” proveniente dalla minoranza inserito in Variante 22.

Da anni insisto su quanto sta accadendo e Verona Sud e su quanto accadrà a Verona Est con la previsione della Cercola e il raddoppio delle superfici commerciali all’ex Tiberghien, quindi non posso che accogliere con favore l’orientamento restrittivo della giunta sulla proliferazione di centri commerciali. Tuttavia non dimentico che Sboarina, Polato, Padovani e Bertacco avevano votato tutti gli strumenti urbanistici proposti dalla giunta Tosi e Giacino che introducevano 495 mila metri quadri di commerciale in città per l’87% concentrati in quinta Circoscrizione (vedi tabella).

E’ opportuno aprire il processo di revisione del Pat che da quest’anno diventa revisionabile essendo passati 10 anni dalla sua approvazione, ma occorre rendersi conto che la città non sarà mai al sicuro da assalti dei trafori, degli inceneritori, dei cimiteri verticali e dei centri commerciali fintanto che alla guida non ci saranno persone capaci e responsabili. Un esempio su tutti: in località Cercola il Pat prevedeva soltanto 1.200 metri quadri di commerciale aggiuntivi. L’accordo pubblico-privato stipulato col Piano degli Interventi li ha moltiplicati fino a rendere possibile un centro commerciale.

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