UNA CITTA’ PER LE GIOVANI E I GIOVANI

Il programma per punti

1. UNA CITTA’ PER LE GIOVANI E I GIOVANI

Il nostro programma intende portare avanti una serie di politiche rivolte alle nuove generazioni in quanto solo investendo nella crescita delle nuove generazioni è possibile pensare ad un futuro migliore della società. La nuova amministrazione si farà parte attiva per estendere e promuovere i diritti di partecipazione alla vita pubblica delle nuove generazioni.

Per le giovani e i giovani
Le iniziative che proponiamo vogliono valorizzare il ruolo attivo dei giovani per una crescita economica e sociale dell’intera città, vogliamo mettere in campo reali modalità di ascolto e confronto favorendo il concreto coinvolgimento e il protagonismo e sostenendo anche attraverso risorse e spazi adeguati la loro autonoma progettualità ed espressività.
Le azioni che proponiamo sono ampie e toccano il lavoro, l’istruzione, gli spazi di socialità e le soluzioni abitative.
Un’azione forte sarà quella investire sui talenti non espressi e di favorire la sperimentazione delle idee dei giovani per aumentare le opportunità di sviluppo anche economico e non costringere i ragazzi ad emigrare in cerca di una qualità della vita migliore.
Il Comune si farà parte attiva per interventi che sostengano i giovani in cerca di lavoro i quali, nell’attuale situazione di crisi economica, stanno vedendo ridursi fortemente le possibilità di trovare un’occupazione dignitosa e duratura, aumentando le situazioni di precarietà, provvisorietà, ricattabilità.
Verranno realizzati bandi annuali con piccoli finanziamenti o soluzioni di microcredito per poter sperimentare le proprie idee e ottenere finanziamenti per dare sostanza e attuazione ai progetti. Per la copertura finanziaria il Comune si attiverà per accedere ai finanziamenti regionali ed europei a disposizione per favorire lo sviluppo economico.
Il Comune si farà promotore coinvolgendo l’Università per l’apertura di spazi anche serali per lo studio e la formazione dei giovani, universitari e non. Sarà valutata la possibilità di estendere l’apertura serale e domenicale della biblioteca centrale, in modo da creare un punto di aggregazione culturale, formativo nel pieno centro di Verona.
Il Comune si farà promotore della creazione di sinergie tra politiche formative, dell’innovazione e della ricerca e industriali, creando tavoli di lavoro.
Pensiamo, infatti, che il raccordo tra sapere, lavoro, innovazione e ricerca sia la vera scommessa da vincere. Puntare sulla produttività sociale dell’istruzione e della formazione è il migliore antidoto alla crisi occupazionale giovanile cittadina.
Verranno poi trovati spazi pubblici in edifici attualmente sottoutilizzati (a partire dall’enorme patrimonio commerciale non utilizzato e gestito da Agec) per promuovere il lavoro collettivo e l’occupazione, per favorire la nascita di start up, imprese sociali e altre esperienze innovative per superare il precariato. Verrà incentivata la creazione di spazi di co-working per promuovere l’autoimprenditorialità giovanile e il Comune favorirà la connessione tra le grandi aziende che operano sul territorio e le nuove start-up cittadine.
Verranno infine individuati all’interno del patrimonio immobiliare pubblico particolari soluzioni abitative con affitti calmierati per i giovani che si trovano attualmente in situazioni di precariato, sottoccupati e inoccupati.
Saranno anche studiate soluzioni per favorire il turismo giovanile in strutture adeguate e a prezzi contenuti, andranno incoraggiate le pratiche di gemellaggio con altre città italiane e straniere, andranno incentivate e sostenute le esperienze di volontariato gestite da giovani.
Andranno realizzate tutte le iniziative necessarie a prevenire il precoce abbandono scolastico e a favorire il rientro nei percorsi formativi e andranno previste attività di informazione e orientamento scolastico e professionale collaborando attivamente con il Comitato per l’Orientamento scolastico e professionale (COSP) che opera a Verona ormai da oltre vent’anni.

Per le bambine e i bambini
Promuovere i diritti delle bambine e dei bambini significa tutelare i diritti di tutti. Una città che riconosce i diritti delle fasce più deboli deve quindi dotarsi di una struttura organizzativa e decisionale che si faccia interprete e promotrice della realizzazione di questi diritti: si propone l’istituzione del “Garante comunale dei diritti delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi”.
In questo senso va valorizzato e ampliato il progetto “Verona, città amica dei bambini e delle bambine”, per ripensare la pianificazione urbanistica, la mobilità, i servizi educativi e culturali a misura delle necessità di bambine e bambini .
Il Comune dovrà fare rete e avere un ruolo attivo, di indirizzo e coordinamento tra la scuola statale (primaria e secondaria), le scuole paritarie e le altre agenzie educative del territorio attraverso convenzioni eque, verifiche periodiche della qualità del servizio e accordi di programma.
Le azioni da mettere in campo a favore delle bambine e dei bambini sono diverse: il potenziamento delle strutture educative, la trasformazione delle scuole in centri di aggregazione aperti in autogestione al pomeriggio e l’incentivo alla mobilità sicura.
Verrà approvato un nuovo regolamento per l’accesso ai nidi e alle scuole d’infanzia che sostenga in particolare le famiglie deboli e fragili e le giovani madri inoccupate.
I servizi per l’infanzia verranno potenziati espandendo l’offerta formativa e di cura fino al raggiungimento degli standard europei del 33% di bambine e bambini che usufruiscono di strutture educative (asili nido, nidi integrati, “tempo per le famiglie”).
Nelle scuole primarie verranno migliorati e qualificati i servizi post scolastici per sopperire alle carenze di tempo pieno nelle scuole riqualificando la funzione e la gestione dei Centri aperti e dei Centri diurni, anche nell’ottica della prevenzione del disagio nelle età dell’infanzia e della preadolescenza. Il Comune sosterrà le iniziative per trasformare gli edifici scolastici in luoghi di aggregazione aperti anche in autogestione nelle ore pomeridiane, in modo che tali luoghi siano presidio sul territorio e favoriscano la socialità e la responsabilizzazione della cittadinanza nella cura del bene pubblico. Verranno promosse tutte le strutture di educazione alla partecipazione civica e democratica presenti sul territorio.
Verranno potenziate le modalità di trasporto a scuola attraverso le esperienze di “pedibus” e “vado a scuola da solo”, nonché le aree a “zona 30” attorno ai luoghi di vita e tempo libero.
Verrà implementato il festival dei giochi di strada Tocatì con iniziative rivolte non solo al centro storico cittadino, ma aumentando le iniziative anche all’interno dei quartieri periferici.
Verranno individuati con le associazioni attive i migliori spazi da dedicare ad aree per la valorizzazione dei giochi di strada e verranno organizzati eventi per incentivarne l’uso continuativo da parte delle bambine e dei bambini e delle ragazze e dei ragazzi.

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