AMIA NEL GUADO CON UNA “PIENA” IN ARRIVO. BISOGNA DECIDERE

Il progetto di fusione con Aim, a cui recentemente il consiglio di amministrazione di Agsm ha dato il via, non chiarisce nulla di quello che sarà il futuro di Amia. Tale situazione di incertezza preoccupa giustamente le organizzazioni sindacali che hanno chiesto un confronto con i capigruppo e con il consiglio comunale nel suo intero, nell’ambito di una consiglio comunale straordinario che come Verona e Sinistra in Comune non possiamo che sottoscrivere.

Sull’azienda pende ancora il project financing per il conferimento dei servizi di raccolta rifiuti e altre attività, che l’amministrazione si era proposta di revocare. Di contro, il consiglio comunale aveva dato chiaro indirizzo per riportare la gestione in house, rinunciando dunque ad una serie di attività che Amia svolge per altri Comuni. Sulla gestione del verde c’era un progetto di trasferimento del servizio in capo ad Agec che potrebbe svolgere questo lavoro grazie ad una modifica allo statuto da me proposta in tempi non sospetti. Tutte queste decisioni sono da mesi sospese in attesa di chissà cosa. Non è possibile lasciare ancora a lungo i lavoratori e le lavoratrici in questo stato di incertezza, bisogna decidere. Vicenza ha già ridisegnato i confini di attività della sua multiutility, mentre a Verona tutto è ancora in alto mare.

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