FONDAZIONE ARENA: UNA RIPARTENZA ZOPPA

Possiamo pure sperare che questo minifestival lirico-sinfonico sia in grado di dare impulso all’atteso rilancio della Fondazione Arena, ma nessuno può crederlo realmente, almeno fintanto non verranno affrontati alla radice i problemi che da almeno un decennio affliggono l’ex ente lirico, e non prima che venga ristabilito un sistema di relazioni sindacali quanto meno “normale”.

In questo senso, il presidio promosso oggi, giorno della “prima”, dalle organizzazione sindacali dei lavoratori dello spettacolo, ci dice che siamo ancora ben lontani da uno scenario del genere.

Il tema dei salari, non solo dei lavoratori alle dirette dipendenze della Fondazione Arena, ma anche della immensa schiera degli stagionali, fondamentali nel preparare il teatro all’aperto più bello del mondo, rappresenta un tema centrale per il futuro della Fondazione Arena. Solo una dirigenza classista e autoreferenziale può pensare di ignorare questa semplice verità.

I lavoratori con i loro sacrifici hanno contribuito a salvare dal fallimento l’ex ente lirico Arena nel 2016 e contribuiscono a salvarlo oggi dalle conseguenze della crisi del Covid. Nel frattempo la dirigenza non ha affrontato nessuno dei problemi strutturali che da anni affligge l’ente, il quale continua a soffrire di pensanti problemi di patrimonializzazione, di contribuzione insufficiente di trasparenza e, appunto, di relazioni sindacali.

Da una prima lettura del bilancio 2019 di Fondazione Arena risultano fuori luogo anche i toni trionfalistici con cui esso era stato dipinto qualche settimana fa. I revisori dei conti fanno notare che resta ancora aperta dal 2013 la partita del conferimento all’ex Arena Extra ora Arena di Verona Srl dell’archivio bozzetti e figurini. A proposito di trasparenza, i revisori  ritengono che il Comune debba indicare analiticamente le condizioni a cui il affitta l’anfiteatro Arena per gli spettacoli extra lirica. Dal bilancio emerge poi che aumenta la mole dei debiti non più esigibil, mentre Arena di Verona Srl continua a fare sempre meno utili: dai 174 mila euro del 2018 ai 72 mila del 2019, 100 mila euro in meno in un anno.

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