ALLUVIONI: IL SINDACO FACCIA VALERE I CONTRATTI CON ACQUE VERONESI E AMIA

Pompe e autobotti servono a fronteggiare le emergenze, non a prevenirle. Se il Sindaco non sa proporre altre soluzioni ai cronici problemi di allagamenti in Porta Borsari, Veronetta, Borgo Trento, per non parlare dei sottopassi, significa che l’amministrazione sta proprio brancolando nel buio.

Cominciamo dalle cosa più semplici: la gestione della rete idrica e fognaria è regolata da un contratto con Acque Veronesi. Lo stesso dicasi per la pulizia delle caditoie di cui si occupa Amia. La prima azione da mettere in campo, dunque, è far valere questi contratti fino all’ultima riga, soprattutto per la parte che riguarda gli investimenti, senza paura di scomodare l’amico o l’alleato politico che si è fatto accomodare sulla poltrona più alta di Amia o Acque Veronesi. Basta posticipare, i nodi storici vanno affrontati e risolti ora.

Contemporaneamente, occorre una politica più realistica per il governo del territorio. La cementificazione e l’impermeabilizzazione del suolo hanno raggiunto un limite fisico oltre il quale non producono più alcun alcun benessere, anzi, amplificano soltanto i problemi di governo del territorio. Come invece dimostrano la Variante 23 e la Variante 29, l’amministrazione Sboarina-Segala si illude di poter continuare a cementificare come fatto nei decenni precedenti, senza conseguenze immediate. Le conseguenze invece ci sono, e le subiscono i cittadini ogni volta che piove.

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