ALLAGAMENTI A VERONA: AMMINISTRAZIONE INCAPACE

Ancora una volta gli intensi eventi meteorologici che si sono abbattuti sulla città ieri (sabato 11 luglio 2020 n.d.r.) hanno messo in ginocchio non soltanto il centro storico con Porta Borsari e Veronetta ma anche numerosi quartieri, a partire da Santa Lucia.

“Mai più Verona allagata”, “Porta Borsari ok ora tocca a Veronetta”, “Il sindaco assicura: le immagini di Verona sott’acqua saranno soltanto un lontano ricordo”. Questi alcuni annunci che accompagnarono i lavori a Porta Borsari alla fine del 2018. Leggerli oggi all’indomani di nuovi allagamenti sempre a Porta Borsari e Veronetta oltre che nei quartieri, suonano come una autentica beffa.

E’ evidente la necessità di adeguare alle mutate condizioni il sistema di gestione delle acque e delle fognature, facendo meno annunci e più fatti. Parliamo, ad esempio, di una maggiore attenzione alla pulizia delle caditoie e dei tombini e al continuo monitoraggio delle reti, stabilendo magari un canale di comunicazione diretto con la popolazione che spesso segnala le disfunzioni.

Chiamiamole pure bombe d’acqua o con altri nomi a effetto, ma è evidente che questi fenomeni atmosferici sono e saranno sempre più frequenti. Negli scorsi anni non si è adeguata la rete fognaria e ora se ne pagano le conseguenze.

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