I FURBETTI DI UNICOGE -AVVISI DI GARANZIA DELLA PROCURA DI VERONA AL SINDACO DI VERONA, AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E AI CONSIGLIERI COMUNALI CHE AVEVANO VOTATO A FAVORE DELLA DELIBERA CHE AVEVA FATTO NASCERE AGSM ENERGIA EST VERONESE SRL

Avvisi di garanzia a Sboarina, Scalzotto e ai consiglieri comunali di Verona, San Bonifacio e Cologna Veneta che avevano votato a favore della delibera che prevedeva  il conferimento delle quote dei due comuni (San Bonifacio e Cologna Veneta) alla nuova società (costituita dal Comune di Verona con AGSM Verona) e denominata Agsm Energia Est Veronese S.r.l..L’allora presidente di Agsm Michele Croce aveva fortemente voluto questa operazione societaria e con l’assessore alle Partecipate Daniele Polato aveva costretto il consiglio comunale di Verona a deliberare in pochi giorni. 
Come Verona e Sinistra in Comune avevamo sollevato il problema Il 20 dicembre 2018 quando il Consiglio comunale deliberava la costituzione di una  new.co controllata da Agsm (Agsm Energia Est Veronese S.r.l.).
La  new.co., nelle intenzioni del Comune di Verona avrebbe permesso ad Agsm, insieme ai Comuni di San Bonifacio e di Cologna Veneta che detenevano meno del 34% di UniCoGe, di acquisire le quote della società appartenenti agli altri soci pubblici, cioè i Comuni di Colognola ai Colli, Soave, Lonigo e Zimella, proprietari di oltre il 50%.
Morale della favola? Agsm di fatto avrebbe acquisito, superando il diritto di prelazione di Sinergas, l’80% di una società con un giro d’affari di quasi 30 milioni di euro.
Sinergas e il Comune di Lonigo avevano fermato tutto facendo ricorso al Tar e il sindaco di Lonigo si era rivolto anche alla Procura della Repubblica di Verona.
Se varie autorità di controllo, per la mancanza di gara pubblica, hanno sollevato, giustamente, un problema di legittimità sul 2% dell’aeroporto Catullo che il Comune di Villafranca cedette a Save, come potevano il Comune di Verona e AGSM sperare di farla franca?
Il Comune di Verona ha portato avanti un’operazione discutibile sul piano legale tra Agsm – di cui il Comune è socio unico – e Unicoge, la società di luce e gas di San Bonifacio, Cologna Veneta, altri quattro enti locali, Veneto Banca e Sinergas, l’operatore privato vittima di questa storia.
Un’ operazione finanziaria che in consiglio comunale avevamo aspramente condannato e criticato e ora la Procura della Repubblica di Verona conferma quanto avevamo sostenuto “solitari” in consiglio comunale.

Condividi