AGSM: IL SINDACO PARLA PER SE STESSO, LA LEGA… POCHE IDEE, MA CONFUSE

Povero Sindaco! Quotidianamente bersagliato oltre che dalle minoranze anche dal maggiore partito della sua coalizione, la Lega. Sboarina, assieme all’assessore Polato e al presidente Agsm Finocchiaro, non ha fatto neanche in tempo a dire (chiaramente sbagliando) che l’accordo con Aim votato dal cda Agsm salva i termini del termsheet di dicembre (cosa palesemente falsa dal momento che la controparte principale era A2A esclusa dalle decisioni del cda Agsm di lunedì) che la Lega, con una mozione a firma della capogruppo Anna Grassi, la numero 1540, protocollata il 29 giugno, il giorno stesso del cda Agsm, chiede che venga messa la pietra tombale su qualsiasi progetto di fusione.

Ecco i termini esatti della richiesta: “…Impegna il Sindaco e la giunta a formalizzare la presa d’atto che il percorso in essere di fusione o altre tipologie di aggregazione o ricerca di partner industriale è definitivamente concluso e che nel caso in cui il socio o l’azienda vogliano intraprendere percorsi aggregativi di qualsiasi natura si debba procedere ad un successivo avvio di percorso con procedura ad evidenza pubblica nel rispetto delle indicazioni dei soci”.

Il che, come forza di opposizione, ci starebbe anche bene, essendo sostanzialmente quanto andiamo predicando da mesi. Peccato che la Lega abbia bocciato, durante il consiglio straordinario su Agsm dello scorso maggio la mozione delle minoranze, la numero 1430, di cui ero primo firmatario, che chiedeva proprio la gara pubblica. Occorrerà dunque tenere presente tutte le volte che la Lega, partito inaffidabile, ha cambiato idea in questi ultimi mesi, a partire dalla mozione numero 1402 del 12 dicembre 2019, poi ritirata, in cui chiedeva di andare avanti con la ricerca del partner industriale. Indovinate quando è stata ritirata tale mozione? L’altro ieri, il 29 giugno, presumibilmente per fare spazio alla nuova mozione numero 1540 che dice l’esatto contrario. In sei mesi la Lega ha detto tutto e il contrario di tutto. E ancora non conosciamo la (nuova?) posizione di Verona Domani. Invitiamo i veronesi a riflettere: è un’amministrazione in grado di governare la città questa, dove ciascuno dice ciò che vuole, compreso il Sindaco che cerca pateticamente di far passare una sonora sconfitta per una vittoria? La vergogna non è di casa a Palazzo Barbieri.

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