CONSIGLIO STRAORDINARIO SUL FILOBUS

E’ stato un salto nel vuoto il passaggio dalla tranvia al filobus deciso dalla prima amministrazione di cui faceva parte anche l’attuale Sindaco. E ora Sboarina spinge la città in un nuovo salto nel vuoto ipotizzando un cambio di progetto in corsa sulla base di nessuna certezza. Non c’è l’ok del Ministero, solo una disponibilità di massima a valutare alternative che rispettino il criterio della guida vincolata. Non c’è l’ok delle imprese che hanno in mano un contratto firmato nel 2012 con lavori consegnati nel 2016. Non ci sono le varianti urbanistiche che da sole porterebbero via ancora altri mesi, soltanto per la fase progettuale. Più che un Piano B, che abbiamo visto non esistere, le riunioni di Sboarina con i tecnici del ministero e con i rappresentanti delle ditte appaltatrici sembrano un espediente del Sindaco per trarsi d’impaccio rispetto ad una gestione pietosa dei cantieri che finora non è riuscita a farsi erogare nulla dal Ministero, nemmeno i soldi degli stati di avanzamento lavori.
L’amministrazione dica che cosa intende fare: posto che il 31 gennaio 2022 i veronesi non vedranno circolare né filobus né autobus elettrici, dica il Sindaco come intende gestire questa situazione. Ha delle ipotesi di lavoro concrete, che contemplino anche la somma dei costi finora sostenuti inutilmente, oppure si continuano a fare soltanto delle chiacchiere? 
Per questo abbiamo chiesto la convocazione d’urgenza della commissione consiliare e chiederemo la convocazione di un consiglio straordinario per affrontare il problema filobus.  

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