Mobilità post Covid-19: “Ripartiamo dalla Seconda Circoscrizione con un progetto chiaro, organico e sostenibile per tutta la città di Verona”

Nel mese giugno alcuni Consigli di circoscrizione hanno finalmente potuto riprendere i lavori, dopo mesi di stop. In Seconda Circoscrizione il primo Consiglio della fase post Covid-19 si è incentrato su un tema cruciale, la mobilità in città e nei suoi quartieri.

I consiglieri Caterina Bortolaso e Francesco Premi, capigruppo rispettivamente di Traguardi e di Verona in Comune, hanno proposto al Consiglio un Ordine del Giorno congiunto, dettagliato e articolato, per proporre soluzioni di ampio respiro e far fronte così all’emergenza mobilità in tempo di Covid.

“La volontà è di estendere l’ordine del giorno alle altre Circoscrizioni e di presentarlo anche in Comune affinché Verona possa pensare concretamente, sulla base di un programma di azioni serio, ad una mobilità sostenibile” aggiungono i consiglieri comunali Michele Bertucco e Tommaso Ferrari.

Ad oggi, infatti, e per lungo tempo ancora, il Trasporto Pubblico Locale (TPL) è fortemente limitato, e l’uso dell’automobile privata sembra essere rimasta l’unica alternativa. D’altra parte, l’Amministrazione comunale non ha finora saputo dare risposte coerenti e organiche, limitandosi ad interventi tampone talvolta apparentemente nemmeno concordati all’interno della propria maggioranza.

L’ODG propone anzitutto di ottimizzare l’uso della modifica al Codice della Strada, inserita nel Decreto rilancio, relativa all’introduzione del concetto di “corsia ciclabile”, per rilanciare la mobilità sostenibile, e individua al tempo stesso specifici percorsi ciclabili all’interno della Circoscrizione, auspicando che le altre Circoscrizioni facciano le stesso: “È il momento di puntare sulla ciclabilità e sulla mobilità dolce, e l’introduzione della zona 30 dovrebbe servire proprio a questo – commentano Caterina Bortolaso e Tommaso Ferrari -. Ma se la zona 30 significa semplicemente affidarsi alla segnaletica verticale e imporre ai cittadini di rispettare i limiti a suon di multe, è chiaro che stiamo perdendo un’occasione. D’altronde le Circoscrizioni sarebbero gli enti più adatti per individuare le vie che si prestano a realizzare una effettiva zona 30”.

Il documento chiede all’amministrazione di avvalersi di misure efficaci e di basso impatto, già sperimentate in altre città, per rendere effettive le zone 30: tra questi, segnaletica orizzontale, dissuasori, inversione dei sensi di marcia: “L’idea di ripensare la mobilità con interventi scoordinati, non inseriti in quadro più ampio, è perdente in partenza. L’uscita del PUMS è ciclicamente rimandata e ormai assomiglia a un miraggio – proseguono Francesco Premi e Michele Bertucco -. Questo ritardo rappresenta però l’occasione per rivedere alcune scelte alla luce del momento che stiamo vivendo. Ecco perché chiediamo che le nostre osservazioni siano tenute in considerazione anche per la redazione finale del PUMS”. L’ordine del giorno delinea quindi, per la prima volta, un piano complessivo per la mobilità alternativa e sostenibile di tutta la Circoscrizione: non solo zona 30 e ciclabili, ma anche TPL, coordinamento dei flussi con i grandi attrattori di traffico, soluzioni per i cittadini più giovani e pedibus le scuole in collaborazione con le associazioni.

In Seconda Circoscrizione il provvedimento è stato approvato a maggioranza, e questo è un primo importante risultato che può far ben sperare anche per le altre Circoscrizioni, nonostante l’astensione della maggior parte dei consiglieri di centro destra, che non hanno ritenuto di supportarlo, con motivazioni a nostro parere pretestuose.

La proposta di Traguardi e di Verona in Comune vuole essere volontariamente organica, ed è necessariamente un documento politico questo non dovrebbe essere un difetto, ma un valore aggiunto. Bisogna smetterla di pensare a un pezzo alla volta, ma predisporre un vero e proprio sistema di mobilità alternativa, compito che a nostro parere è proprio della politica locale.

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