AGSM E A2A: PER FINOCCHIARO HANNO CAPITO TUTTI MALE LA VERITÀ È CHE NON AVEVANO MAI PARLATO DI GARA PUBBLICA

Il 28 marzo, riportando una dichiarazione rilasciata a Radiocor dal presidente di Agsm Finocchiaro, “Il Sole 24 Ore” registrava che il picco dell’emergenza Coronavirus non avrebbe rallentato il processo di avvicinameno tra Agsm Aim e A2A. Al contrario lo stesso Finocchiaro annunciava che “Le tre società stanno lavorando intensamente con l’obiettivo di portare ai rispettivi cda un piano industriale condiviso nelle prossime settimane”.

Ora è un po’ difficile venire a raccontare ai consiglieri comunali e ai cittadini veronesi che in quelle poche settimane, contestualmente alla definizione del piano industriale, fosse previsto anche un passaggio di confronto con Iren, Dolomiti Energia, Alperia ed Hera, come hanno invece annunciato soltanto ieri le due società venete di concerto con le rispettive amministrazioni comunali.

Tutto il mercato aveva capito benissimo che A2A era il partner predestinato di Agsm e Aim, e se il manager Finocchiaro trova troppo noioso intervenire ogni volta sui quotidiani locali per smentire gli sciocchi dubbi di umili consiglieri comunali, dovrebbe almeno preoccuparsi di ciò che scrive il maggiore quotidiano economico nazionale.

L’infungibilità dell’offerta di A2A non è del resto una invenzione delle opposizioni veronesi, e ieri sera da parte del Sindaco, di Agsm e dei consulenti, abbiamo assistito ad una vera e propria commedia delle parti nel vano tentativo di smentire tutto il percorso fatto finora in esclusiva con A2A.

La realtà è che la decisione di considerare anche altre offerte di partnership industriale, oltre a quella di A2A, è arrivata soltanto quando Agsm e Comune sono stati messi alle strette dalla convocazione del Consiglio comunale straordinario che prevedeva la messa ai voti di una mozione a favore della gara pubblica. Su questa mozione avrebbe infatti potuto (e dovuto) convergere anche buona parte della maggioranza di Sboarina che invece alla fine, per motivi politici, si è accontentata della promessa di una generica “verifica di mercato”.

Ha fatto torto all’intellingenza dei consiglieri comunali e dei cittadini veronesi il Sindaco Sboarina che nel suo intervento non ha mai fatto nemmeno cenno ai dubbi e alle contrarietà che su questa operazione covano all’interno della sua stessa maggioranza. Contrarietà che si sono invece espresse in veementi comunicati da parte di Fratelli d’Italia, e con inequivocabili prese di distanza da parte di Verona Domani e della Lega.

Imbarazzante anche che nessun esponente della maggioranza ieri sera sia intervenuto per confermare le parole rassicuranti di Sboarina, come di solito accade nelle maggioranze unite nella fiducia per il proprio Sindaco….

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