AGSM: LA VERIFICA DI MERCATO E’ UN PANNICELLO CALDO

E’ arrivato, tardivo e confuso, il tentativo da parte di Agsm e Aim di rimediare alle criticità di trasparenza e legalità introdotte con la scelta di svolgere una trattativa in esclusiva con A2A per la scelta del partner industriale.

Segno che l’azione (e la mozione) delle minoranze ha colpito nel segno, costringendo Agsm e Aim ad una parziale retromarcia.

Ciò che ora vogliono spacciare per un surrogato della gara pubblica (tanto che secondo alcuni renderebbe superato il Consiglio Straordinario di stasera) non è nient’altro che un invito, rivolto ad Iren, Hera, Dolomiti Energia e Alperia, a presentare una manifestazione di interesse (sarebbe la seconda nel giro di pochi mesi) al fine di effettuare una “verifica di mercato”. Più precisamente una verifica di una scelta nei fatti già presa.

Un pannicello caldo che non sostituisce le garanzie di trasparenza e legalità che solo una gara pubblica (o comunque una procedura ad evidenza pubblica) può fornire.

Come primo firmatario della richiesta di consiglio comunale straordinario sul tema della maxifusione tra Agsm, Aim e A2A, confermo, pertanto, la volontà di mettere ai voti la mozione che chiede tre cose chiarissime e semplicissime: gara pubblica, tutela dell’occupazione, coinvolgimento del Consiglio comunale.

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