L’AEROPORTO CATULLO RIMANE CHIUSO? MEGLIO CHE LA LEGA SE LA PRENDA CON SE STESSA

L’aeroporto Catullo di Verona non rientra tra gli scali italiani che verranno riaperti in base al Decreto n. 194 dei Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Salute del 5 maggio 2020.

Nel testo del Decreto si scrive: “ … Per il trasporto aereo, in considerazione delle richieste pervenute dai gestori aeroportuali, della collocazione geografica degli aeroporti in grado di servire bacini di utenza in modo uniforme sul territorio e della capacità infrastrutturale degli stessi, nonché della necessità di garantire i collegamenti insulari, l’operatività dei servizi è limitata agli aeroporti di: Ancona, Bari, Bergamo Orio al Serio, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze-Pretola, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Linate, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Torino e Venezia Tessera”.

Verona, da quanto si legge, non avrebbe richiesto la riapertura e quindi non rientrerebbe tra gli aeroporti aperti. Le motivazioni per le quali l’Aeroporto di Verona non ha chiesto la riapertura non sono note.

L’aspetto singolare di tutta questa vicenda è il fuoco e fiamme scatenato dai parlamentari della Lega (Comencini e Valbusa) e dal commissario provinciale nonché assessore comunale della Lega Nicolo Zavarise che se la prendono con la cattiva gestione del Catullo.

Gli smemorati dimenticano che nella società la maggioranza è in mano ai soci pubblici e i tre enti pubblici sono tutti a guida centro destra e in 2 casi i Presidenti della Provincia di Verona e di Trento sono leghisti. I patti parasociali contro i quali si scaglia Zavarise sono stati prorogati più e più volte dall’attuale sindaco Sboarina che Zavarise dovrebbe conoscere bene e il partner industriale (SAVE) che vista la debolezza degli enti pubblici riuniti nella società Aerogest srl è il vero padre padrone dell’aeroporto Catullo è stato scelto con una procedura che è stata avvallata dalla Lega (sindaco Tosi ancora leghista) e che noi abbiamo sempre considerato fuorilegge.

Save era stata fatta entrare dalla porta di servizio attraverso l’acquisizione delle quote del Comune di Villafranca al fine di ripulire un po’ i conti dai debiti accumulati dagli stessi soci pubblici e Save ha sempre avuto come primo pensiero lo sviluppo dell’aeroporto di Venezia. Altro che sistema del Nord-Est…

Solo oggi, a distanza di decenni, la Lega si accorge che l’aeroporto di Verona è in gravi difficoltà…

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