PIANO DEGLI ORARI, TRASPORTO PUBBLICO E CICLABILITÀ DIFFUSA, TEMI NON PIÙ RINVIABILI

Nel giro di due mesi sono venuti al pettine tutti i temi irrisolti, più spesso mai affrontati o semplicemente ignorati, della mobilità pubblica e privata nelle città degli ultimi 40 anni. L’amministrazione non può più perdere tempo in dubbi e domande, deve mettere in campo, da subito, soluzioni all’altezza della situazione: piani degli orari, ciclabilità diffusa, zona 30, ampliamento del bike sharing, revisione del trasporto pubblico. Sono tutte azioni che di punto in bianco sono diventate vitali e sulle quali non è più consentito perdere tempo.

Il piano degli orari, ovvero il tema della razionalizzazione degli orari di entrata e di uscita da scuole, uffici pubblici e luoghi di lavoro, era un vecchio cavallo di battaglia ambientalista fin dagli anni Ottanta. Pensato per curare le città intasate dal traffico, oggi lo riscopriamo come un passaggio ineludibile per affrontare la fase 2 di convivenza controllata con il virus. Occorrerà evitare il sovraffollamento dei mezzi di trasporto pubblici, che viaggeranno a capienza ridotta, superando la situazione pre-Covid che vedeva l’80% degli spostamenti effettuati nelle ore di punta.

La cura dell’ambiente si trasforma in presidio di salute diretto per le persone: gli studi scientifici che dimostrano una correlazione sempre più stretta tra poveri sottili (Pm10 e Pm 2,5) e diffusione del virus, ci dicono che non possiamo permetterci una esplosione del traffico motorizzato privato nella Fase 2, e ci impongono di considerare molto seriamente il settore della mobilità e dei trasporti.

La bicicletta è un mezzo non inquinante che consente di mantenere naturalmente le distanze di sicurezza. In generale, e tanto più in questa fase, è necessario metterla nelle condizioni di muoversi per la città in maniera assolutamente sicura e conveniente, ed possibile farlo in tempi relativamente brevi e con investimenti relativamente contenuti.

Di tutto questo deve occuparsi il Pums ma deve occuparsi in primo luogo l’amministrazione comunale che deve cominciare a prendere qualche decisione e prendersi qualche responsabilità. Mi aspetto che l’assessore Zanotto promuova al più presto un confronto in commissione consiliare su questi temi.

Condividi