IL TAR DEL VENETO RESPINGE IL RICORSO DELLA SOCIETA’ “LA CERCOLA SRL” – VIA LIBERA, MOMENTANEAMENTE, AL PARCHEGGIO DEL FILOBUS A VERONA EST

Con una sentenza pubblicata oggi (23 aprile n.d.r.) il TAR del Veneto ha respinto il ricorso della società “La Cercola srl” che chiedeva l’annullamento della determina dirigenziale n. 345 del 30/01/20202 avente ad oggetto “decreto di occupazione d’urgenza e determinazione indennità provvisoria di esproprio, ai sensi dell’art. 22-bis D.P.R. 327/2001 (Testo Unico Espropri), ai fini della realizzazione del “Sistema di trasporto pubblico di tipo filoviario per la città di Verona” – accordo di programma integrativo. Ditta 90. – La Cercola s.r.l.”;Secondo la sentenza: “Il ricorso (della società La Cercola srl) non merita accoglimento poiché, contrariamente a quanto sostenuto dalla ricorrente, l’occupazione per cui è causa è sorretta da una valida ed efficace dichiarazione di pubblica utilità, costituita dall’Accordo di Programma ratificato dal Comune di Verona con la deliberazione consiliare n. 45/2014, la cui efficacia è stata prorogata dalla delibera n. 238/2019, e dalla successiva delibera n. 39/2019, che ha ratificato l’Accordo di Programma integrativo di quello già siglato tra A.M.T. s.p.a. e Comune di Verona nel 2014. Com’è noto, l’Accordo di Programma è uno degli atti che comporta la dichiarazione di pubblica utilità di un’opera …”.Sembra così sbloccarsi l’iter per la realizzazione del parcheggio scambiatore del filobus a Verona est.I parcheggi scambiatori del filobus, rispettivamente sull’area della Cercola a Verona Est e di Cà di Cozzi a Verona Ovest, erano stati approvati con due delibere di giunta del 4 Febbraio 2020.I due parcheggi sono previsti a raso dell’ampiezza di circa 23 mila metri quadri ciascuno per un costo complessivo di 6,5 milioni di euro e una capienza, rispettivamente, di 303 posti auto per il parcheggio di Verona Est (solo 100 posti in più rispetto a quanto prevedeva l’accordo con i proponenti del centro commerciale) e di 512 posti per il parcheggio di Verona Ovest.Avevamo già osservato come i 24 mesi preventivati per realizzare gli scambiatori non erano assolutamente realistici in quanto entrambe le aree sono di proprietà privata e si dovrà dunque procedere agli espropri.Ora sicuramente la società ricorrerà al Consiglio di Stato e la costruzione del parcheggio a Verona Est, tra ricorsi, espropri, varianti urbanistiche, passaggi in Consiglio comunale e procedimenti relativi alla valutazione di impatto ambientale andrà ben oltre i termini previsti.

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