Con Decreto
pubblicato oggi (in allegato) il TAR del Veneto ha respinto la
richiesta della Superbeton, che si era rivolta al TAR per opporsi al
provvedimento della Provincia del 31 gennaio 2020 che, “… stante
le conclamate inadempienze della ditta in termini di misure di
contenimento delle emissioni …” aveva revocato tutte le
autorizzazioni ad operare nell’impianto di Via Del Vegron a
Montorio, dove la ditta svolgeva attività di recupero di materiali
inerti e di produzione di conglomerati bituminosi.
E’ stato fissato
il giudizio di merito per il prossimo 29 aprile, ma sicuramente è
importante che non sia stata accolta la richiesta della Superbeton
che aveva chiesto anche un risarcimento alla Provincia di verona di
5
milioni di euro.
Mentre il Comitato
Ambiente di Montorio si è costituito in giudizio, il Comune di
Verona non si è costituito e non ha accolto il nostro appello dove
chiedevamo: “… che anche il Comune si costituisse in giudizio dal
momento che è proprio dagli uffici dell’Ambiente del Comune di
Verona che partirono le prime contestazioni ..”.
Le mancanze della
Suberbeton sotto il profilo del contenimento delle emissioni sono
dimostrate da anni e anni di contestazioni: il titolo autorizzativo
risale all’8 novembre 2017, e la prima diffida – su segnalazione
dei cittadini – è di appena di quattro mesi dopo: 1 marzo 2018. A
questa ne sono seguite altre 4 o 5. Chiediamo, senza volerci
prendere
in giro, se delle semplici incomprensioni di comunicazione possono
durare così a lungo… Sono un fatto e non un’opinione anche le
continue segnalazioni di disagio da parte della popolazione in
merito
alla persistenza di odori e rumori provenienti dall’impianto.
La Provincia al
tempo era silente. Oggi un ribaltamento di ruoli, con la Provincia
in
ruolo pro-attivo e un Comune silente e menefreghista, che non fa
certo il bene del territorio. Palazzo Barbieri e i Palazzi Scaligeri
dovrebbero essere uniti nel porre fine a questo disagio per il
territorio di Montorio.