Al malcontento dei dipendenti di Fondazione Arena e Acque Veronesi
per il comportamento dei vertici che hanno attivato procedure di
cassa integrazione (Cif) senza previo confronto con i lavoratori, si
aggiunge quello dipendenti dell’Autostrada A4, i cui vertici hanno
fatto richiesta di Cassa Integrazione Ordinaria (Cigo) a zero ore
per 9 settimane per 420 dipendenti su un totale di circa 500
dipendenti.
Parliamo di un’azienda, concessionaria pubblica, che dopo il
malgoverno degli enti pubblici, grazie alla cura degli spagnoli di
Abertis (ora gruppo Atlantia), è subito tornata a macinare utili: 20
milioni di euro nel 2019, e che avrebbe pertanto tutti gli anticorpi
necessari a resistere a questo temporaneo calo di traffico.
Si apre a nostro parere una riflessione, che dovrebbe riguardare
tutti gli enti pubblici: e’ opportuna la rincorsa agli
ammortizzatori sociali da parte di aziende pubbliche o
concessionarie pubbliche che non appartengono ai settori
direttamente esposti alla crisi e che hanno una struttura forte? Non
si pone il solito rischio di privatizzazione degli utili e
socializzazione delle perdite? Di questo passo c’è il pericolo che
le realtà più piccole, meno avvezze agli aiuti di Stato e che ancora
stanno resistendo in questo momento difficilissimo, trovino le casse
vuote quando la situazione economica non gli consentirà più di
andare avanti.