Nella prima
conferenza dei capigruppo svolta in modalità telematica le
opposizioni hanno presentato all’amministrazione comunale una
proposta per arrivare in tempi brevi all’approvazione del bilancio
comunale, tenendo conto delle modifiche necessarie a coprire i danni
già conclamati dell’emergenza sanitaria in corso, e per costituire
subito dopo un organismo unitario (se si vuole una “cabina di
regia”) finalizzato a mettere a disposizione dei settori colpiti
dalla crisi quanti più fondi possibili.
Si tratta né più
né meno della proposta che il centrodestra fa a livello nazionale,
ma a Verona la maggioranza ha voluto prendere tempo.
Risultato: il
bilancio è ancora fermo e non si sa che direzione l’amministrazione
intenda imprimere alla città per cercare di reagire alla crisi.
Male anche sotto
l’aspetto dell’innovazione informatica: la riunione telematica è
risultata sostanzialmente ingestibile. Gli strumenti della
democrazia
dovrebbero essere utilizzabili.