BANDO TPL: SI PREPARA LO SPACCHETTAMENTO DEL PERSONALE ATV


E’ stata pubblicata la Delibera del Presidente della Provincia Manuel Scalzotto che individua i criteri e le modalità per lo spacchettamento del personale Atv in vista del nuovo bando spezzatino che, come è noto, introduce la possibilità di dividere in due (anzi tre) tronconi il servizio di trasporto pubblico locale: servizio urbano di Verona; servizio extraurbano unitamente al servizio urbano di Legnago; gestione del nuovo filobus.
Chi del personale attualmente in forza ad Atv (con l’esclusione dei dirigenti) dovrà passare al servizio urbano di Verona e chi dovrà essere esclusivamente adibito al servizio extraurbano?

La Provincia ha chiesto ad Atv di fornire delle liste anonime di personale, ma l’azienda attualmente titolare del servizio si è rifiutata di stilare un simile classificazione, sia per quanto riguarda la ripartizione degli autisti, sia per l’individuazione delle risorse assorbite dal collegamento con l’aeroporto, spiegando che: “ATV […] opera, […], da quasi 12 anni nella direzione della massima integrazione tra i servizi e tra i processi aziendali, per cui si conferma che tutte le unità organizzative di ATV operano in modo sinergico sui vari contratti di servizi in essere; eventuali criteri di prevalenza, relativi alle suddette unità, non sono concretamente presenti o potenzialmente identificabili dalla scrivente ai fini dell’assegnazione”.

Preso dunque atto che “non sono emerse indicazioni per una diversa modalità di assegnazione dei lavoratori ai servizi” la Provincia è passata a fissare propri criteri e un cronoprogramma in cinque fasi per la selezione del personale da trasferire.

Si è dunque ufficialmente aperta una delle fasi più critiche e potenzialmente drammatiche del bando spezzatino voluto dalla Provincia di Verona: appare ovvio infatti che nessuno vorrà andare ad ingrossare le fila del futuro servizio extraurbano, destinato ad essere strutturalmente in perdita come era strutturalmente in perdita dell’unificazione aziendale tra Amt e Aptv. D’altra parte è incerto il destino di una parte non trascurabile di personale relativa ai servizi che non rientrano nell’oggetto di gara, come i servizi stagionali, i servizi di noleggio, i servizi atipici e commerciali.

Non da ultimo, malgrado le tutele che abbiamo fatto inserire con delibera del consiglio comunale, la Provincia apre alla possibilità di eccedenze di personale: “Nel caso in cui il volume dei servizi oggetto di affidamento sia inferiore rispetto a quello oggetto del CdS vigente, tale disciplina è definita tenendo conto dell’effettivo fabbisogno organizzativo di personale che il nuovo servizio richiede”.

Altro dunque che rilancio dell’economia dopo il coronavirus: gli errori della Provincia di Verona, unitamente all’incapacità dell’amministrazione comunale di Verona di farsi sentire, rischia di aprire una stagione di profonda crisi per il trasporto pubblico locale.




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