ADIGE SPORT VILLAGE: NECESSARIA LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE, UNICA OCCASIONE PER CONOSCERE IL PROGETTO E CAMBIARLO

Sull’Adige Sport Village si dovrà svolgere la Valutazione di Impatto ambientale: la Provincia di Verona, tirata in ballo in modo incongruo e goffo dal Comune di Verona, si è già espressa a favore di tale procedura.

In questo modo sarà possibile sviscerare le reali implicazioni del mega-progetto, fuori luogo e fuori misura, e fornire ai cittadini di Porto San Pancrazio e dei quartieri limitrofi, già messi in allerta grazie alle nostre assemblee, la possibilità di capire fino in fondo che cosa sta piombando loro tra capo e collo.

E’ un progetto che prevede oltre ai 20.500 mq per attività sportive, 2.000 mq per ristorazione, 2.500 mq a destinazione commerciale, 3.000 mq residenziali per anziani e studenti e 3.000 mq per uso foresteria oltre a 13.500 mq di parcheggi.

Sulla questione però, non è ancora detta l’ultima parola, dal momento che il Comune e l’impresa proponente, cui spettano il compito di istruire la pratica di valutazione preliminare, continuano a temporeggiare, nella vana speranza di trovare il modo per svincolarsi dall’obbligo di valutare dettagliatamente gli effetti di questi 250 mila metri cubi di costruzioni incastonate fra il Parco dell’Adige e tre quartieri (Porto San Pancrazio, San Michele e Borgo Venezia) e capaci di attirare a regime 1,4 milioni di visitatori all’anno.

Sintomatica, in questo senso, l’insistenza mostrata nei mesi scorsi da Palazzo Barbieri nell’ottenere un “parere preventivo” da parte della Provincia di Verona sul progetto.

Ciò nonostante – prosegue una nota della Provincia recentemente acquisita – “a scopo collaborativo” l’Ente, in data 8 gennaio 2020, ha provveduto comunque a riunire il Comitato tecnico VIA, il quale, viste le dimensioni dell’intervento e la concentrazione di altri attrattori di traffico nell’area, ha confermato la necessità di sottoporre il progetto alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).

In data 20 gennaio 2020 i tecnici della Provincia hanno ribadito, per la seconda volta nel giro di un anno, che “la norma non prevede alcun parere preliminare della Provincia in ordine alla necessità di assoggettare l’intervento alla procedura VIA”.

Il punto ora, è che le valutazioni necessarie ad istruire la pratica di VIA, riguardanti l’impatto dell’intervento e gli effetti cumulativi con altri attrattori di traffico presenti nel raggio di 1 chilometro dall’area di progetto, spettano al proponente (la PSP Invest) e al Comune, che invece continuano a temporeggiare.

Affermano, ad esempio, che gli spazi commerciali previsti all’ex Caserma Passalacqua (circa 2.300 mq), ricadenti nell’ambito di 1 km, da prendere in considerazione per la valutazione degli effetti cumulativi, sarebbero trascurabili. Inoltre fingono di ignorare che a poche centinaia di metri da Adige Sport Village, nell’area ex Tiberghien, è destinato a sorgere un grande centro commerciale da 8 mila metri quadri (approvato nell’ambito della Variante n. 23 al Piano degli Interventi nel novembre 2019).

La verità è che nel raggio di 1 chilometro dalla media struttura di vendita (2.500 mq) prevista dal progetto, esistono già ben 16 attività commerciali, attive o in fase di realizzazione. Che le tre rotonde e la pista ciclabile previste dallo “studio del traffico” sono largamente insufficienti a contenere l’impatto di un complesso capace di attirare 1,4 milioni di visitatori all’anno. Dagli studi preliminari effettuati è emerso che le code nell’area circostante rimarrebbero le stesse ma il numero di auto in transito sarebbe destinato a raddoppiare, in particolare su Via Galilei. Queste condizioni, insieme al fatto di trovarsi a 50 metri dall’area tutelata del Parco dell’Adige impongono la massima cautela.

Se l’Amministrazione non provvederà ad istruire il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale daremo corso alla diffida del 3 dicembre 2019 contro i dirigenti e gli amministratori del Comune che chiudono gli occhi davanti alle numerose criticità di questo mega intervento.

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