CA’ DEL BUE: IL 9 GENNAIO SCADONO I TERMINI PER LE OSSERVAZIONI AL PROGETTO DI “REVAMPING”. NESSUNA INFORMAZIONE AI CITTADINI

E’ stato presentato all’ufficio per la Valutazione d’Impatto Ambientale della Regione Veneto il progetto per la ristrutturazione (“revamping”) di alcune sezioni dell’impianto di incenerimento di Ca’ del Bue. 
AGSM scrive nella relazione “… Nel quadro del nuovo complessivo riassetto del polo impiantistico ambientale di Cà del Bue e nell’ottica di una ottimizzazione delle attività, la sezione di “SELEZIONE MECCANICA” e più in generale l’intero sistema “Cà del Bue”, viene ampliato nelle attività di trattamento che è in grado di portare a termine anche in funzione di futuri sviluppi impiantistici che porteranno questo sito ad essere punto nevralgico del sistema di gestione integrata dei rifiuti urbani ed assimilati. In questa ottica, quindi, viene progettata la modifica della sezione esistente di selezione meccanica per poter trattare rifiuti assimilabili (RSAU) con l’obiettivo di massimizzarne il recupero sia come riciclabili che come produzione di materiale combustibile in funzione della qualità del materiale in ingresso e, in aggiunta, il trasferimento nello stesso sito delle attività TRANSECO (o altri soggetti incaricati) sui rifiuti speciali non pericolosi (RSNP) e RSAU che attualmente vengono svolte nello stabilimento localizzato nel Comune di Zevio. 

Tutto bene dunque? 

Noi non la pensiamo così, secondo le indicazioni Europee si dovrebbe investire per far in modo che in questi impianti giungano sempre meno rifiuti, privilegiando così la percentuale di raccolta differenziata, quindi il recupero di materia e una maggiore prevenzione. A Verona invece, nonostante la diminuzione complessiva della produzione dei rifiuti, siamo regrediti nella percentuale di raccolta differenziata (da tempo il comune di Verona è sotto il 50% di raccolta differenziata e risulta essere fanalino di coda tra i comuni capoluogo del Veneto). Con questi progetti (inceneritore, “revamping”) è fin troppo evidente il motivo di questo calo: se aumentiamo la raccolta differenziata, cosa bruciamo? 

La scadenza per la presentazione delle osservazioni al nuovo progetto di “revamping” (un altro progetto di “revamping” per Ca’ del Bue era stato approvato dalla Regione Veneto nel 2016 con il parere contrario dei comuni di San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, Zevio e della Provincia di Verona) è prevista tra pochi giorni il 9 gennaio 2020. 

Tra l’altro i presidenti dei Consigli di Bacino di Verona Nord, Verona Città e Verona Sud, nella persona dei Sindaci Gianluigi Mazzi, Federico Sboarina e Graziano Lorenzetti, hanno sottoscritto un protocollo di intesa per la gestione integrata dei rifiuti finalizzato a garantire la “progressiva autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti residui nella provincia di Verona” che prevede di mettere in comune gli impianti esistenti e di realizzarne di nuovi. Quest’ultimi interessano soprattutto il territorio del Comune di Verona, e in particolare il sito di Cà del Bue, che sarebbe interessato dal progetto di “revamping e valorizzazione delle sezioni di trattamento meccanico biologico”, già in parte autorizzato con dispositivo regionale del 12 luglio 2016, nonché da un non meglio specificato “Impianto di recupero di rifiuti non pericolosi” proposto da AMIA, sempre a Cà del Bue. Verona, 6 gennaio 2020 

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