FONDAZIONE ARENA: IL RISANAMENTO NON È ANCORA INIZIATO

Il commissario straordinario che per conto del Governo segue le fondazioni lirico-sinfoniche in stato di risanamento, non sembra condividere tutto l’ottimismo che sprizza dalle parole del Sindaco a proposito dei conti della Fondazione Arena. Nella relazione di Dicembre 2019 il Commissario Gianluca Sole torna infatti a sottolineare i fattori strutturali di debolezza della Fondazione che finora sono stati sottovalutati: a pagina 55 della relazione, per esempio, ribadisce il valore “molto elevato e critico” del debito totale, che al 30 giugno ammontava a 40,7 milioni di euro, con notevole scostamento rispetto alle previsioni e solo in parte mitigato dall’aumento dei crediti. 

A pagina 58 scrive inoltre: “ Devono evocarsi necessariamente i temi, più e più volte sollevati in questi anni, del maggior sostegno finanziario che gli Enti soci devono assicurare alla Fondazione e del maggior apporto richiesto agli altri soggetti portatori di interessi di quella realtà, istituzionali e non, pubblici e privati. Su tale cruciale questione non possiamo non reiterare quanto già invocato a più riprese: un maggior sostegno finanziario da parte dei soci ovvero di terzi consentirebbe all’Ente di modificare strutturalmente i valori del proprio debito del proprio patrimonio, liberando al contempo le risorse economiche necessarie a sostenere l’avvio di una fase di rilancio della Fondazione, sia sul piano nazionale che internazionale”. Più chiaro di così… il risanamento non è finito, anzi non è nemmeno cominciato… bisogna scriverlo in caratteri runici? 

Per spiegarla con una metafora motoristica (vista la Bra affollata di Babbi Natale motorizzati): i nuovi amministratori della Fondazione Arena si sono messi alla guida di una Ferrari di cui vantano il potenziale e le prestazioni ma della quale non si sono mai preoccupati di alzare il cofano per controllare lo stato del motore, l’usura dei freni, dei pneumatici, nemmeno il livello del carburante… 

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