NUOVO STADIO: TRIONFALISMI FUORI LUOGO, IL PROGETTO CONTINUA A FARE ACQUA DA TUTTE LE PARTI

Ora che il Sindaco ha ottenuto dalla sua maggioranza la dichiarazione di “pubblico interesse” sul project financing relativo al nuovo stadio, attendiamo di vedere l’asseverazione del progetto da parte delle banche chiamate a prestare ai proponenti ben 92 milioni di euro; il promesso aumento di capitale di Nuova Arena Srl; un piano del traffico serio, a differenza dalla inaccettabile versione preliminare auto-assolutoria recentemente depositata in Comune, nonché tutta una serie di altri elaborati e documenti. 

A differenza dei proclami trionfalistici dell’amministrazione, il percorso del nuovo stadio non sarà né semplice né breve: la Provincia ha già confermato che sottoporrà il progetto a Valutazione di Impatto Ambientale (Via) e forse anche a Valutazione Ambientale Strategica (Vas), nell’ambito delle quali ci auguriamo che verranno passati al setaccio tutti gli aspetti critici, urbanistici e viabilistici, su cui Sindaco e proponenti finora hanno preferito sorvolare. 

Inoltre, il dirigente comunale che fa Responsabile Unico del Progetto (Rup) ha già chiarito che non attiverà l’opzione prevista dalla nuova Legge sugli Stadi che consente di approvare già in Conferenza dei servizi tutte le varianti urbanistiche necessarie, (nel nostro caso fondamentalmente legate alle nuove superfici commerciali e alberghiere), ma manderà l’incartamento al Consiglio comunale per il voto. Sarà dunque il Consiglio comunale, consigliere per consigliere, ad assumersene la piena responsabilità. 

Sindaco e proponenti partono infatti da una proposta di massima che fa acqua da tutte le parti. Basti ricordare che Piano Economico e Finanziario, giunto già alla quinta riscrittura, sconta ancora ben 10 riserve da parte del dirigente responsabile delle finanze comunali. Apprezziamo l’apertura del Sindaco sulla nostra proposta di istituire una Ztl allo Stadio, ripresa anche da un ordine del giorno presentato dal Gruppo della Lega, ma questo non è sufficiente. 

E’ vero che la Legge Stadi consente di procedere in questo modo, semplicemente inconcepibile in un procedimento ordinario, ma non costringe l’amministrazione a farlo. Quando lo ha ritenuto necessario, l’amministrazione ha avuto la possibilità e il potere di ordinare ai proponenti tutte le integrazioni e i chiarimenti del caso. E’ pertanto responsabilità politica e amministrativa della giunta Sboarina e della sua maggioranza se si è arrivati ad impegnare il Comune a fornire per 44 anni il diritto di superficie del sedime dell’attuale Stadio a fronte di un progetto monco. 

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