IL SERVIZIO DEL VERDE VERSO AGEC

Da un documento datato 17 novembre allegato al verbale del consiglio di amministrazione di Agec del 3 dicembre scorso emerge che il servizio del verde pubblico, ora in carico ad Amia, è avviato ad essere scorporato dal gruppo Agsm e affidato ad Agec. La manovra si rende possibile grazie ad un mio emendamento allo statuto di Agec proposto nel corso della passata amministrazione Tosi. 

Prima del passaggio, che tecnicamente si configura come un trasferimento di ramo d’azienda, vanno tuttavia affrontate e risolte alcune pesanti criticità: in particolare, stante il contributo troppo basso riconosciuto dal Comune di Verona (appena 1 euro per ogni metro quadro di verde preso in carico da Amia), la vetustà dei mezzi e la generale disorganizzazione, la manutenzione del verde pubblico (comprende monitoraggio e cura di alberi, manti erbose, fontane ecc.) è attualmente in condizioni di perdita economica strutturale, quantificata in circa 2 milioni di euro all’anno. 

In queste condizioni la legge vieta qualsiasi tentativo di affidare il servizio o di metterlo a gara. Dai verbali emerge quindi la conferma di quanto il sottoscritto va ripetendo da anni: “Nell’incontro – si legge – è emersa l’assenza di una visione a medio termine per l’organizzazione del servizio”. 

E’ pertanto fondamentale che l’amministrazione definisca una corretta riorganizzazione delle società partecipate e una corretta strategia di alleanza per Agsm. 

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