PROJECT STADIO, MA QUALE PUBBLICA UTILITÀ? -SBOARINA INTANTO FA MARCIA INDIETRO SUL PEF: ORA È CONSULTABILE MA NON ASPORTABILE…

Che pubblica utilità può avere un progetto di finanza in cui il Piano economico finanziario, a detta degli uffici comunali, è così vago e generico da non avere nemmeno le caratteristiche per poter essere definito un Pef? Che progetta di realizzare uno stadio nuovo, assieme ad un mega hotel e un ad nuovo parco commerciale, affermando che non sono necessari provvedimenti viabilistici ulteriori nel quartiere rispetto al preventivato parcheggio sotterraneo di 800 posti? Che conosce così a fondo il territorio da scambiare il quartiere Stadio per il quartiere di Borgo “Nuova”? Che viene proposto da una società che, allo stato, non possiede nemmeno lontanamente la capacità finanziaria per realizzare un intervento valutato in circa 100 milioni di euro e che attinge le sue risorse dall’estero? 

Questa proposta di delibera, che l’amministrazione si appresta a portare in commissione mercoledì, e che non a caso dedica 10 su 16 pagine alle eccezioni e ai distinguo prodotti dai dirigenti dirigenti comunali nei loro pareri, non sta semplicemente in pedi. Per passare in Consiglio, può soltanto contare sulla disponibilità dei consiglieri di maggioranza a chiudere non uno, ma tutti e due gli occhi, autoriducendosi al ruolo di schiaccia-bottoni. 

Prendiamo atto nel frattempo che il Sindaco ha fatto un passo indietro sul Pef, decidendosi a metterlo a disposizione dei consiglieri. Lo avevamo detto che non c’era alcun motivo per non mostrarlo con obbligo di riservatezza, e così è stato. Spesso però la pezza è anche peggio del buco: ora possiamo sfogliarlo ma non studiarlo, in quanto non ci sarà data copia del documento. Possiamo soltanto consultarlo, all’interno di una stanza chiusa. Immagino che dovremo essere scortati o guardati a vista e che probabilmente dovremo consegnare i telefoni all’entrata, manco fosse la Stele di Rosetta… 

Condividi