FUSIONE A TRE? LA RESA DI SBOARINA E DELLA LEGA

L’ipotesi di una fusione a tre con peso paritetico tra Verona e Vicenza (35% a testa) e ingresso immediato del gigante A2A (a cui portano tutti gli indizi dello studio della Roland Berger) decreterebbe il fallimento di questa amministrazione nel campo delle strategie riguardanti le aziende partecipate. 
In primo luogo perché il peso di Agsm è di gran lunga superiore a quello di Aim, tanto che nell’ipotesi iniziale di fusione a due le proporzioni erano di 58 a 42 a favore di Agsm. Questo sarebbe la prova provata dell’incapacità dell’amministrazione di valorizzare le proprie aziende. In secondo luogo l’ingresso di A2A, partner forte designato da tutte le più recenti consulenze, rappresenterebbe la solita resa della Lega Veneta ai voleri e alle esigenze della Lega Lombarda. Uno spettacolo visto e rivisto più volte al quale siamo ormai abituati e che più di tanto non ci interessa. Ci interessa invece sottolineare che in queste condizioni Verona verrebbe fortemente ridimensionata e che sarebbe fortemente a rischio di venire mangiata da Milano. 

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